sabato 27 giugno 2015

Il mondo oltre lo specchio (di Aurora Dellacroce, vincitrice del concorso letterario 2015)

Ciao a tutti.
Sono Beatrice e so che non mi crederete mai, ma io vivo in un mondo al contrario!
Ci sono finita 2 anni fa e non so come tornare a casa!
Ormai ho vent’anni ed ho una vita che scommetto un po’ tutti vorrebbero: io comando sui miei genitori, sono io la prof e i miei ex-prof sono gli allievi!
Nella vita “oltre lo specchio”, che ho attraversato per arrivare qua, ero una dipendente in una ditta e ora sono il capo e soprattutto tutte le persone mi danno sempre ragione!

Voi vi chiederete come ci sono finita. Bene… ve lo racconto.


Un giorno mia nonna Katia mi aveva regalato un suo vecchio specchio per i miei 18 anni, e quando lo portai in camera vidi una macchia, così decidi di toglierla e quando avvicinai lo sgrassatore lo specchio risucchiò immediatamente il liquido. Così provai a toccarlo con un dito e poco per volta lo specchio inghiottì anche il mio dito. Era come se dall’altra parte qualcuno mi tirasse, ma io riuscii a ritrarre il dito.
Il giorno dopo tornai da scuola e corsi in camera e quando mi girai verso lo specchio vidi il mio riflesso guardarmi e poi dirmi: - Ciao Bea!
Io stupita la guardai come se fosse un alieno (in effetti lo era!) e le chiesi: - Chi sei tu?
-         - Sono te Bea. Svegliaaa!
-         - Io? Com’è possibile? Tu sei solo un riflesso!
-         - Nooo! Io sono te, ma in questo mondo, il mondo dello specchio!
-         - Esiste un mondo oltre lo specchio?
-         - Sììì! Ed è bellissimo. Vieni…
E sparì. Io scema com’ero le credetti e feci come il giorno prima: affondai la mano sentendo un pizzicore finché non ci entrai del tutto.


Vidi buio per alcuni minuti ma poi apparve una luce che mi accecò e quando riaprii gli occhi vidi la “me” dell’altro mondo salutarmi e dirmi: - Alleluia! Ce l’hai fatta ad arrivare!
Ed io: - Sì, ma adesso come faccio a tornare indietro?
-         - Mmm… c’è un piccolissimo particolare… non puoi… o, meglio, nessuno sa come fare… buffo eh?
-         - Come non posso tornare a casa?!
-         - Rilassati… qua la tua vita scommetto che sarà il doppio più bella… qui tu hai sempre ragione e comandi tu… sei sicura di non voler restare manco 10 minuti? Poi, se proprio vuoi, vedrai che forse troveremo un modo per tornare a casa. Tranquillizzati.
Feci un giro in quel mondo e aveva ragione: i miei familiari e pure i prof-allievi mi davano sempre ragione! Era bello al primo impatto, ma non è la stessa cosa.
Mentre la “me” del mondo dello specchio vuole convincermi che questo mondo è bellissimo, e concordo, io continuo a cercare un modo per tornare a casa.
Ogni tanto mi diverto a prendere in giro la “me” del mondo dello specchio (dato che è un po’ tonta) e lei dandomi ragione non mi risponde mai in malo modo.


***
Ne ho provate di ogni sorta: ho preso la ricorsa per buttarmi dentro lo specchio, ma mi sono fatta solo male. Faccio un intruglio che sciolga il vetro e mi trovo la cucina a fuoco… Un giorno tornerò a casa… Ora che ci penso mi porto anche la “me” dello specchio così lei va a scuola e io resto a casa… Tanto fa quello che dico io!


mercoledì 24 giugno 2015

Ricerca di un amico (di Bogdan Canciu)

Ieri sera ci fu un grande tornado che ha distrutto tutta la città e ci furono tanti morti tranne un ragazzo di 14 anni di nome Patrick e il suo migliore amico che non erano morti.

Si diceva che l’ultimo tornado era stato 100 anni fa, e si diceva anche che un mostro scese dal cielo. Questo mostro aveva sei braccia, non aveva né occhi né bocca, ed era alto tre metri. Questo mostro rapisce i bambini e si diceva che li portasse con lui in un posto infernale, cioè che era tutto buio e tutto sporco.






Infatti successe di nuovo la stessa cosa: che scese dopo cento anni lo stesso mostro, ma Patrick andò subito a nascondersi dietro le macerie della sua casa e quando il mostro si avvicinò sempre di più a lui fischiò per chiamare il suo migliore amico: il drago. 

Quando chiamò il drago, il drago venne a salvare il suo amico Patrick, e il mostro iniziò a inseguirlo finché il drago scappò lontano. Il mostro ritornò nello stesso paesino dove c’era Patrick.


Ma così quando vide il mostro Patrick prese la sua spada e lo ammazzò per quello che aveva fatto al suo migliore amico.

Infine Patrick scoprì perché era venuto nel suo paesino: era venuto solo per cercare un amico. Cosi chiamò il suo drago magico per farlo rianimare.

Patrick, il mostro e il drago diventarono i migliori amici di tutto il pianeta.