lunedì 28 novembre 2011

La signorina Viola.


"Aiuto! Qualcuno mi aiuti, c'è del sangue per la scala!", disse la cameriera di casa Cordini, che senza indugio chiamò la polizia.
Al commissariato squillò il telefono, a cui rispose l'agente Francis, e dall'altra parte della cornetta c'era la vecchia Suzy, che piena di paura chiedeva aiuto. L'agente Francis si precipitò in Via delle Peonie a Roma, e Suzy era sconvolta. L'agente le disse: "Mi dispiace signora, ma dobbiamo scortarla in commissariato". Arrivati sul posto, iniziò l'interrogatorio:
- Signora, mi dica, che tipo era la signorina Viola Cordini?
- Non c'è bisogno che mi diciate che il sangue era il suo...
- Sì signora, è stata trovata con una pallottola nel petto, nella sua camera da letto morta circa da dodici ore.
- Era una brava donna, tra me e lei c'era un rapporto speciale, lavoravo per i suoi genitori da quando era ancora in fasce, e quando a 17 anni sono morti in un incidente d'auto... le sono rimasta solo io, e da quel momento sono stata come una nonna, non aveva una famiglia, un fidanzato, aveva solo me.
- Lei è sicura che non vedesse altre persone oltre a lei?
- Sì certo, viveva con i soldi dell'eredità, quindi non aveva neppure bisogno di lavorare. Io vivevo con lei, dopo aver finito la scuola non ha più voluto vedere nessuno, purtroppo si era chiusa in casa, ha passato 15 anni senza qualcuno che le stesse vicino, negli ultimi tempi neppure io le parlavo più.
- Non ha notato nulla di strano negli ultimi giorni?
-Veramente una settimana fa, di notte ho sentito qualcuno aprire la porta d'ingresso, ma quando ho chiesto alla signorina, mi ha detto che lei non aveva sentito nulla, diceva che erano i vicini che facevano chiasso.
- Signora Suzy, dall'autopsia risulta che la signorina aspettasse un figlio da quattro mesi, lei ne era a conoscenza?
- Assolutamente no... io non me lo spiego agente, non è mai più uscita da casa, io mi occupavo di tutto, sono sicura che non ricevesse nessuno in casa, è impossibile!
- Nulla è impossibile, forse si frequentava di nascosto con qualcuno del liceo. Però per sicurezza interrogherò anche i vicini.
A quanto pare nessuno aveva notato nulla, la signorina non vedeva nessuno che non fosse la domestica, ma casa Cordini era piena di telecamere ovunque, anche se all'insaputa della domestica e della padrona. L'agente Francis voleva vederci chiaro, qualcuno era entrato in quella casa, e a lui spettava il compito di scoprire chi. Dal nastro della telecamera del soggiorno si vedeva chiaramente che la signorina Viola aveva aperto la porta ad un uomo che sembrava averla baciata. La telecamera delle scale li aveva ripresi salire di corsa i gradini, fino alla camera da letto, dove la signora Suzy bussò poco dopo, forse per chiedere del rumore della porta. Poi verso le quattro del mattino quell'uomo uscì dalla casa, e in un attimo svanì senza lasciare traccia. Due giorni dopo quell'uomo tornò alle 12.43, ma lei gli disse che doveva parlargli, e lo trascinò nei sotterranei, dove non c'erano telecamere. Alle 5.30 del mattino quell'uomo uscì e la signorina Viola salì le scale con aria disperata. Il giorno dopo, mentre la signora Suzy era in viaggio per Pisa per andare a trovare sua sorella, quell'uomo tornò, e stavolta aveva una pistola: era stato lui ad uccidere Viola, l'aveva uccisa per le scale, ma, facendo attenzione a non lasciare tracce, trascinò il cadavere nella camera da letto e fuggì. Quell'uomo era Simon Tiler, un vecchio compagno del liceo, l'unico con cui si vedeva segretamente, e lui non voleva avere un figlio.
A quel punto tutto iniziò ad essere chiaro, lui era l'assassino. Francis scovò il suo indirizzo e dopo lunghe ricerche lo trovò mentre tentava di fuggire in America. Tiler venne arrestato, e Francis aveva finalmente chiuso questo caso.

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