mercoledì 8 febbraio 2012

La rivoluzione inglese (sintesi)



Dopo la morte di Enrico VIII diventa regina d’Inghilterra sua figlia Elisabetta I, che difende in campo religioso la Chiesa Anglicana contro cattolici e calvinisti. Per rafforzare il suo potere fa imprigionare e giustiziare la regina di Scozia Maria Stuarda, sostenuta dai cattolici. Il re di Spagna Filippo II, cattolico intransigente, reagisce cercando di conquistare l’Inghilterra con l’Invincible Armada, ma va incontro a una disastrosa sconfitta. Elisabetta I non si fa scrupolo a sfruttare la pirateria inglese contro i galeoni spagnoli nell’Atlantico per arricchire le sue finanze. Fonderà inoltre la Compagnia commerciale delle Indie, ponendo le basi dell’impero coloniale inglese. In suo onore, infatti, la prima colonia inglese d’America, fondata nel 1607, fu chiamata Virginia.
Le fortune dell’impero coloniale inglese si baseranno soprattutto sul cosiddetto commercio triangolare: le navi negriere partono dall’Inghilterra, caricano gli schiavi in Africa, li rivendono in America e tornano in Inghilterra cariche di merci. Nonostante questo per l’età di Elisabetta I si parla di Rinascimento inglese, perché l’Inghilterra conobbe grandi artisti e scrittori come Shakespeare.
Dopo la morte di Elisabetta, ripresero i tentativi di riportare l’Inghilterra alla Chiesa di Roma. Sotto Carlo I il tentativo di reintrodurre il cattolicesimo e l’assolutismo portò a un’aperta rivoluzione, guidata da Oliver Cromwell, che si concluse nel 1649 con la decapitazione del re e la proclamazione della repubblica (Commonwealth). Dopo la morte di Cromwell, tuttavia, gli inglesi preferirono tornare alla monarchia, offrendo il trono a un principe olandese (Guglielmo) in cambio di garanzie costituzionali. Il potere del re era limitato da una costituzione e controllato dal Parlamento.
Mentre in Inghilterra si affermava il primo esempio di moderna monarchia costituzionale, altrove in Europa continuava a dominare la monarchia assoluta, una monarchia dove la sovranità del re è al di sopra delle leggi. L’esempio più tipico di monarchia assoluta è la Francia di Luigi XIV, detto il Re Sole, che per esaltare il suo potere si fece costruire la fastosa reggia di Versailles. Il suo motto era: “lo stato sono io”!


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