lunedì 5 novembre 2012

Le invasioni barbariche


Alla morte dell'imperatore Teodosio, l'impero fu diviso fra i suoi due figli: Arcadio si stabilì ad Oriente, con capitale Costantinopoli, mentre Onorio diventò imperatore d' Occidente, con capitale a Ravenna.  Agli inizi del V secolo interi popoli, sotto la spinta degli Unni, dilagarono nell'impero d'Occidente. I Visigoti, prima di stabilirsi nella Gallia meridionale e in Spagna, giunsero in Italia e saccheggiarono Roma nel 410. I Vandali si stabilirono nella Spagna meridionale e successivamente conquistarono le coste africane fino a Cartagine giungendo, grazie alla loro abilità di marinai fino a Roma, che fu di nuovo saccheggiata nel 455. I Franchi si insediarono, invece, a ovest del Reno. Questa enorme migrazione di popoli segnò la fine dell’impero romano, già in disfacimento.
Teodorico giunse in Italia nel 489, inviato dall'imperatore d'Oriente per eliminare il re Odoacre che aveva deposto l'ultimo imperatore d'Occidente Romolo Augustolo. Egli si insediò in Italia con il titolo di patrizio e con il permesso dell'imperatore. Essendo stato educato a Costantinopoli, egli era un uomo colto: riconosceva la superiorità dei romani ed infatti affidò loro tutte le cariche civili, riservando per i suoi quelle militari. Abbellì l'Italia di monumenti, soprattutto a Ravenna, la capitale del regno. Egli garantì alla penisola un periodo di pace  e prosperità. Volle presentarsi come il naturale continuatore dell'impero romano, ma fu ostacolato dall’imperatore d’Oriente, che considerava l'Italia parte dei suoi domini. Morì nel 526. Negli anni 535-553 l'imperatore bizantino Giustiniano volle riconqui­stare l'Italia e sterminò gli Ostrogoti, impadronendosi di tutti i loro territori e decretando la scomparsa del loro regno.
Nel 568 i Longobardi, un altro popolo germanico, invasero l'Italia, ma non ri­uscirono a cacciare da tutto il territorio i Bizantini; questi conservarono il potere in alcune regioni. I Longobardi, che furono dei padroni molto duri e portarono l'Italia a una gravissima decadenza, dominarono con alterne vicende per più di due secoli. Nel 774 vennero sconfitti definitivamente da Carlo, re dei Franchi, che era stato chiamato in aiuto dal papa. A questo punto nel centro dell'Italia, gra­zie alle terre donate dai Franchi al papa, troviamo anche lo Stato della Chiesa, base del potere terreno e politico del pontefice.



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