Alla
morte dell'imperatore Teodosio, l'impero fu diviso fra i suoi due figli: Arcadio
si stabilì ad Oriente, con capitale Costantinopoli, mentre Onorio diventò imperatore d' Occidente, con capitale a Ravenna. Agli inizi del V secolo interi popoli, sotto la spinta degli Unni, dilagarono nell'impero d'Occidente. I Visigoti, prima di stabilirsi nella Gallia meridionale e in
Spagna, giunsero in Italia e saccheggiarono Roma nel 410. I Vandali si stabilirono
nella Spagna meridionale e successivamente conquistarono le coste africane fino a Cartagine giungendo, grazie alla loro abilità di marinai fino a Roma, che fu di nuovo saccheggiata nel 455. I Franchi si insediarono, invece, a ovest del Reno.
Questa enorme migrazione di popoli
segnò la fine dell’impero romano, già in disfacimento.
Teodorico
giunse in Italia nel 489, inviato dall'imperatore d'Oriente per eliminare il re
Odoacre che aveva deposto l'ultimo imperatore d'Occidente Romolo Augustolo.
Egli si insediò in Italia con il titolo di patrizio e con il permesso
dell'imperatore. Essendo stato educato a Costantinopoli, egli era un uomo
colto: riconosceva la superiorità dei romani ed infatti affidò loro tutte le
cariche civili, riservando per i suoi quelle militari. Abbellì l'Italia di monumenti,
soprattutto a Ravenna, la capitale del regno. Egli garantì alla penisola un
periodo di pace e prosperità. Volle
presentarsi come il naturale continuatore dell'impero romano, ma fu ostacolato
dall’imperatore d’Oriente, che considerava l'Italia parte dei suoi domini. Morì
nel 526. Negli anni 535-553 l'imperatore bizantino Giustiniano volle riconquistare
l'Italia e sterminò gli Ostrogoti, impadronendosi di tutti i loro territori e
decretando la scomparsa del loro regno.
Nel
568 i Longobardi, un altro popolo germanico, invasero l'Italia, ma non riuscirono
a cacciare da tutto il territorio i Bizantini; questi conservarono il potere in
alcune regioni. I Longobardi, che furono dei padroni molto duri e portarono
l'Italia a una gravissima decadenza, dominarono con alterne vicende per più di
due secoli. Nel 774 vennero sconfitti definitivamente da Carlo, re dei Franchi,
che era stato chiamato in aiuto dal papa. A questo punto nel centro
dell'Italia, grazie alle terre donate dai Franchi al papa, troviamo anche lo Stato
della Chiesa, base del potere terreno e politico del pontefice.
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