Il vecchio Grimm Orkson, capo dei Morrunghi, aveva due figli;
alla sua morte il minore, Snibril, gli successe alla guida della tribù. Secondo
il modo di pensare dei Morrunghi, che era lento e ponderato, non poteva esserci
scelta migliore.
Snibril era una brutta replica del padre, collo lungo e pieno
di nei, spalle magre e ossute: non sapeva scagliare una lancia a causa del suo
peso, si ribaltava, e l’unica cosa che sapeva affrontare erano gli Dnabil che erano dei coniglietti
preistorici, figurati uno Snag… e, come prova, portava una collanina di
conchigliette e fiorellini secchi nella
resina. Per dimostrare la sua forza, alzava una ferro di cavallo usato con due
mani, correva dal salotto fino in cucina, non riusciva ad avvicinarsi allo
scemo del villaggio senza che esso si mettesse a singhiozzare per chiedergli un
boccale di birra.
E’ vero che mentre pensava dietro i suoi occhiali gli occhi
gli si muovevano a destra e a sinistra come se avesse una lavagna gigante
davanti e stesse leggendo; e quando era al mercato e i commessi calcolavano con le dita delle operazioni da Frankestein,
lui le calcolava a mente come se fossero calcoli di prima elementare.
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