giovedì 10 ottobre 2013

Riscrittura 1

Il vecchio Grimm Orkson, capo dei Morrunghi, aveva due figli; alla sua morte il minore, Snibril, gli successe alla guida della tribù. Secondo il modo di pensare dei Morrunghi, che era lento e ponderato, non poteva esserci scelta migliore.
Snibril era una brutta replica del padre, collo lungo e pieno di nei, spalle magre e ossute: non sapeva scagliare una lancia a causa del suo peso, si ribaltava, e l’unica cosa che sapeva affrontare  erano gli Dnabil che erano dei coniglietti preistorici, figurati uno Snag… e, come prova, portava una collanina di conchigliette e fiorellini  secchi nella resina. Per dimostrare la sua forza, alzava una ferro di cavallo usato con due mani, correva dal salotto fino in cucina, non riusciva ad avvicinarsi allo scemo del villaggio senza che esso si mettesse a singhiozzare per chiedergli un boccale di birra.
E’ vero che mentre pensava dietro i suoi occhiali gli occhi gli si muovevano a destra e a sinistra come se avesse una lavagna gigante davanti e stesse leggendo; e quando era al mercato e i commessi calcolavano  con le dita delle operazioni da  Frankestein,  lui le calcolava a mente come se fossero calcoli di prima elementare.


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