II
film NUOVOMONDO è stato girato da Emanuele Crialese e racconta la storia
di una famiglia siciliana che decide di emigrare in America.
Il nuovo
continente, colonizzato da Inghilterra, Spagna e Portogallo, attirava dall'Europa
milioni di persone sicure di trovare qui un lavoro e migliori condizioni di
vita.
Questi
paesi europei avevano fondato due tipi di colonie: di sfruttamento e di popolamento.
Nelle colonie di sfruttamento, ricchi
signori europei sfruttavano gli indigeni facendoli lavorare duramente nelle
piantagioni e se la manodopera non bastava portavano schiavi dall'Africa.
Nelle
colonie di popolamento invece gente della stessa nazionalità si stabiliva per ricreare anche
lontano da casa il paese d'origine; qui tutti parlavano la stessa lingua e
avevano le stesse tradizioni. In queste colonie i
popoli indigeni subirono un vero e proprio genocidio.
Ma torniamo
al film. Salvatore Mancuso, il capofamiglia, vista la miseria in cui lui e i
suoi familiari sono costretti a vivere, pensa di lasciare la sua terra e di
iniziare una nuova vita oltre l'oceano. Non è però convinto del tutto e così chiede
aiuto a Dio. Interpreta come segno divino delle cartoline di propaganda che
mostrano una cipolla enorme e una gallina gigante accanto a minuscoli
contadini: era la risposta che attendeva, dovevano partire per il nuovo mondo.
Comunica la
decisione alla vecchia madre che non è convinta
di partire. Secondo lei le anime dei loro defunti non vogliono che
lascino la Sicilia. Salvatore allora arrabbiato si scava una buca e si seppellisce lasciando fuori solo la testa. Questo
comportamento convince la madre che così accetta di
lasciare I' Italia.
Salvatore
vende tutto ciò che possiede e insieme con i due figli e la madre inizia
il lungo e pericoloso viaggio attraverso l'oceano.
Durante
la navigazione, sulla nave, conosce una giovane donna, Lucy. Le donne per poter
rimanere in America dovevano essere sposate
e così Lucy propone a Salvatore di sposarla. Salvatore da
bravo gentiluomo accetta.
Giunti
finalmente in America tutti vengono fatti sbarcare ad Ellis Island dove devono
stare in quarantena e dove vengono sottoposti a visite mediche e psicologiche:
chi non supera le analisi ha l'obbligo di tornare a casa. Anche la famiglia di
Salvatore deve seguire la stessa procedura.
Terminate
le visite, la vecchia madre e Pietro, il figlio minore che fino ad allora non
aveva mai parlato, tanto da sembrare muto, prendono
una decisione: l'America non era posto per loro, la
Sicilia gli mancava e loro vogliono tornare a casa.
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