domenica 1 maggio 2011

Venezuela





Il Venezuela è una repubblica federale e democratica situata nel nord dell'America meridionale. Fu il primo Stato latinoamericano ad emanciparsi dalla Corona spagnola e proclamare la propria indipendenza il 5 luglio 1811. Ha per capitale Caracas. Il Paese, oggi strutturato in 23 Stati e un distretto federale (attualmente definito Distrito Capital), è delimitato a nord dal Mar dei Caraibi (che a sua volta comprende la frontiera marittima con la Repubblica Dominicana, Aruba, Antille Olandesi, Portorico, Isole Vergini, Martinica, Guadalupa e Trinidad e Tobago), a est confina con la Guyana, a sud e a sud-est con il Brasile, a ovest e a e sud-ovest con la Colombia. Il Venezuela si estende su una superficie terrestre totale di 916.445 km², comprensiva della parte continentale, dell'isola di Margarita e delle Dipendenze federali venezuelane.

Il clima.
Il Venezuela ha un clima tropicale, generalmente contraddistinto da una stagione piovosa, (da maggio a ottobre) e una secca (da novembre ad aprile). Le precipitazioni sono molto variabili e vanno dai 300-400 mm (o ancor meno) di alcune zone della fascia costiera dello Stato Falcón agli oltre 2000 millimetri di alcune zone dell'Amazzonica venezuelana, a Sud del paese.
Il caldo è spesso mitigato dall'altitudine: Caracas, a quasi 1000 metri s.l.m., presenta temperature medie annue, pari a 27 °C circa, ma di 6-7 °C inferiori a Maracaibo, che invece si trova sul livello del mare. Nelle Ande venezuelane si registrano le medie minime: la città di Mérida, sita a oltre 1600 metri s.l.m., ha una temperatura media annua di circa 18-19 °C. Ci sono alcune vette delle Ande ricoperte da ghiacciai e nevi perenni.
Da un punto di vista amministrativo il Venezuela è diviso in 23 stati federati, più il Distretto della capitale (Distrito Capital) e le 11 dipendenze federali (Dependencias Federales) costituite da un insieme di isole ed isolotti al largo della costa caraibica venezuelana e per lo più disabitati. Le isole raggruppate nelle dipendenze sono 72.
Il Venezuela è una repubblica presidenziale, il Presidente, capo dello stato e capo del governo, è eletto con elezione diretta e rimane in carica per sei anni. A seguito del referendum del febbraio 2009 e del conseguente emendamento apportato alla Costituzione del Venezuela, ha la possibilità di ripresentarsi per un numero indefinito di mandati. Il presidente nomina il vice-presidente e stabilisce dimensione e composizione del governo.
Il Venezuela è ancor oggi considerato un paese in via di sviluppo con un'economia basata principalmente sulle operazioni di estrazione, raffinazione e commercializzazione del petrolio e di altre risorse minerarie. L'agricoltura riveste ormai una scarsa importanza mentre l'industria ha avuto negli ultimi decenni uno sviluppo diseguale (in gran parte è ancora un'industria di assemblaggio e montaggio). 
È considerato come uno dei 17 paesi con la maggiore diversità ecologica nel mondo, con una geografia variegata che combina regioni tropicali, climi desertici, giungle, ampie pianure e ambienti andini. In questo Stato si trova la più grande area protetta dell'America Latina (nota come: Zone soggette a regime di amministrazione speciale), che copre circa il 63% del territorio nazionale. 
La sua popolazione conta circa 28 milioni di abitanti (2008) in gran parte meticci nati dall'incrocio delle razze indigene sia con bianchi di origine generalmente ispanica che con creoli ed africani. Sono presenti nel Paese anche molti europei (spagnoli, italiani e portoghesi in particolare) e loro discendenti, mentre gli indigeni allo stato puro e gli asiatici rappresentano una parte trascurabile della popolazione. 
L'attuale capo dello stato è Hugo Rafael Chávez Frías. 
La lingua ufficiale è lo spagnolo. La nuova costituzione venezuelana, voluta dal presidente Hugo Chávez (1999), protegge le lingue indigene (art.9) ribadendone la coufficialità con lo spagnolo nei propri territori di diffusione. Si tratta di oltre 30 idiomi autoctoni raggruppati in otto famiglie principali. La lingua ufficiale è lo spagnolo, che presenta numerose affinità con quello parlato nei Caraibi (Cuba, Santo Domingo, Porto Rico, ecc.) e alcune differenze con quello della madre-patria ispanica, soprattutto di carattere fonetico e lessicale. Va messo in evidenza che quanto più alto è il livello socio-culturale del parlante venezuelano tanto più tali differenze si riducono, mentre nel caso contrario si accentuano.
Il Venezuela è un paese relativamente ricco, infatti il suo sottosuolo è ricco di risorse, ma fino a pochi anni fa il mancato sfruttamento di queste o la cattiva amministrazione dei proventi hanno frenato lo sviluppo di uno dei paesi che, negli anni ’50, aveva grandi prospettive, tanto da attirare immigranti da Spagna, Portogallo e Italia. Le principali risorse si trovano concentrate attorno al lago Maracaibo e nella zona del fiume Orinoco e sono: i minerali di ferro, l’oro, i diamanti, la bauxite, il carbone, ma soprattutto il petrolio, di cui il Venezuela è il sesto produttore mondiale.

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