giovedì 19 gennaio 2012

Vacanze di Natale



Le vacanze di Natale vengono chiamate così perché uno si dovrebbe rilassare, divertire senza pensare a nient’altro. Non è così perché ci sono i compiti da fare, i parenti a cui far visita per gli auguri: e quest’anno mi è venuta la febbre e un gran mal di gola.
La vigilia di Natale, come tradizione, vado da mia nonna a Scalenghe con tutti i cugini: è bello perché riceviamo molti regali e ridiamo e scherziamo tutta la sera.
Alle 11:15 sono agitato perché devo andare in chiesa a fare il chierichetto con Gianni, un mio amico, per la messa di mezzanotte. Quindi l’attesa è stata lunga e fredda in quanto il Don accende sempre all’ultimo.
Puntuale come un orologio svizzero, mia sorella alla mattina di Natale sveglia tutta la famiglia alle otto per aprire i molti regali trovati sotto l’albero. Qui andiamo sul sicuro, ci sono regali meravigliosi e che desideravamo: maglie, giocattoli o giochi per la WII.
La giornata si fa dura: pranzo infinito con gli zii, nonni e cugina alla lontana, pacchetti, pacchettini di vario tipo, il solito pigiama non da 12 anni ma extralarge, che probabilmente lo indosserò tra 10 anni. Infine quest’anno la zia di mio padre, che si ostina sempre a regalarmi qualcosa, è arrivata con un pacco diverso: non i soliti pennarelli o i jeans, ma peggio, molto peggio: una felpa con due pon pon e una stampa di un animale rosa, tutto rosa. Io non sapevo cosa dire, speravo di aver aperto il pacco di mia sorella, ma invece no!!!
Fortunatamente c’è ancora capodanno che passerò con dei miei amici; però in questi giorni devo finire i compiti perché dopo capodanno vado in Toscana e poi faccio un torneo a Torino.

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