Agnese è una vecchia
lavandaia , con un marito invalido che fa l’impagliatore. Ospita un soldato che
sta cercando di tornare a casa, illudendosi che la guerra sia finita.
I tedeschi cercano i
disertori. Agnese aiuta il soldato a nascondersi, ma i tedeschi arrestano il
marito Palita.
Agnese dispera ormai di
rivedere vivo il marito e decide di collaborare con i partigiani per odio
contro i tedeschi.
Agnese accetta di trasportare
un pacco di esplosivi per conto di un gruppo di partigiani. Arrivata, in
bicicletta, nella piazza di un paese vicino, assiste allo scempio del
cadavere di un partigiano impiccato dai nazifascisti.
Un ragazzo, sfuggito alla
deportazione, racconta ad Agnese che suo marito è morto di febbre e di stenti
durante il viaggio di deportazione, su un vagone per il bestiame insieme ad un
gruppo di ebrei italiani.
Agnese accetta di custodire
in casa una radiotrasmittente rotta, che i partigiani vogliono far riparare
per comunicare con gli americani, ma ha paura che le sue vicine facciano la
spia con i tedeschi e manda un partigiano a minacciarle con la pistola.
I tedeschi si stabiliscono nel cascinale e uno di loro ammazza la gatta di Agnese. Per vendicarsi Agnese
afferra un mitra e colpisce sulla testa il tedesco mezzo ubriaco. Fuggendo di
casa Agnese fa in tempo ad assistere alla rappresaglia: i tedeschi danno fuoco
alla cascina e se la prendono anche con le vicine. Raggiunto il comando dei
partigiani sul fiume scappa con loro in barca.
Nell’accampamento partigiano
sul fiume Agnese fa la cuoca e intanto viene a conoscenza di particolari
raccapriccianti della morte delle sue vicine: la più giovane, incinta, viene
sventrata con una baionetta.
Dopo qualche giorno arriva
all’accampamento anche Rina, una giovane staffetta, la cui famiglia è stata
torturata e sterminata dai tedeschi per colpa di una spia fascista ( il figlio
del segretario ).
Tom, il fidanzato di Rina,
organizza la cattura del fascista e poi lo uccide nel canneto.
Tom e Rina vengono sposati
dal comandante dei partigiani.
I tedeschi scoprono
l’accampamento partigiano e costringono il gruppo di Agnese alla fuga
appiccando il fuoco alle baracche. Agnese e Rina perdono tempo per recuperare
le provviste e vengono catturate dai tedeschi. Rina riesce a scappare, Agnese
verrà rilasciata più tardi spergiurando di non essere una partigiana.
Agnese trova rifugio nella
casa di Walter, in un paese vicino a Comacchio. La casa però è distrutta dai
bombardamenti alleati e lo stesso Walter
è catturato dai fascisti. Agnese è costretta a rifugiarsi nella caserma dei
suoi vecchi compagni.
Il comandante organizza una
spedizione per liberare Walter e altri prigionieri dei fascisti: la spedizione
riesce, la brigata fascista viene sterminata e Walter portato via dai compagni
coi piedi rotti dalle torture.
Gli alleati rimandano alla
primavera successiva l’attacco finale. Intanto Agnese viene catturata da tre
tedeschi, ma subito liberata da Clinto che li uccide.
Durante il lungo inverno, i
partigiani continuano la loro lotta clandestina contro i tedeschi, che
reagiscono duramente non esitando in alcuni casi a sterminare interi villaggi, compresi vecchi, donne e bambini.
Durante l’inverno le “ valli
“ congelano; i partigiani cercano di abbandonare il loro rifugio per passare
sul fronte alleato, ma la loro guida si perde nella notte di fronte ad un
campo minato e la mattina si ritrovano
al punto di partenza.
Scovati dai tedeschi,
tentano una sortita disperata, ma muoiono quasi tutti sotto il fuoco dei tedeschi
e degli aerei inglesi. I pochi sopravvissuti vanno da Agnese, ma il
comandante le ordina di aggregarsi ad un’altra banda partigiana.
Durante una missione come
tante altre viene catturata dai tedeschi nel corso di un rastrellamento; il
maresciallo la riconosce e le spara in faccia.
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