mercoledì 10 aprile 2013

L'uomo che verrà



Martina è una bambina che non parla da quando suo fratello più piccolo le è morto in braccio, vive nell’Appennino Modenese insieme alla sua famiglia ed ad alcuni rifugiati. La bambina è crescita nel periodo della Resistenza e spesso la sua famiglia dava rifugio ai partigiani e ad uomini venuti dalla città.
Un giorno un partigiano arriva nella casa per chiedere ospitalità, mentre mangiavano gli adulti si lamentavano della guerra, dei tedeschi e di altre cose. Allora il partigiano chiede alla famiglia di venire con loro a lottare contro i tedeschi, ma la famiglia si rifiuta.
Spesso venivano al villaggio dei soldati tedeschi per fare rifornimento di cibo e controllare che tutto fosse a posto. Un giorno arrivano a casa di Martina degli uomini con un giovane partigiano morto, e alla sera la famiglia gli fa il funerale.
A casa della bambina arrivano sempre più rifugiati dalle città, che venivano bombardate di continuo.
I partigiani hanno ucciso dei tedeschi e allora i tedeschi attaccano il villaggio, allora le donne, i bambini e i vecchi si radunarono in chiesa mentre gli uomini si nascosero nel bosco.
La battaglia inizia con un piccolo gruppo di tedeschi che salgono su per la collina mentre i partigiani li uccidono come mosche, quando i partigiani stavano per uccidere gli ultimi tedeschi rimasti un aereo tedesco li mitraglia dando il tempo ai tedeschi di ritirarsi.
Dopo pochi giorni i tedeschi tornano, ma i partigiani erano ormai scappati lasciando il villaggio senza protezione, così i tedeschi portarono via il bestiame e il raccolto del villaggio e nel frattempo cercano gli ultimi partigiani rimasti.
Nel frattempo la madre di Martina è di nuovo incinta e si avvicina al momento del parto.
I tedeschi tornano, la famiglia è costretta a mandare via un giovane partigiano ferito che stavano curando in quel momento per non essere scoperti.
Mentre Martina giocava tranquilla sente dei rumori e allora va a vedere, dei partigiani stavano facendo scavare una fossa da un tedesco, poi quando ebbe finito lo tirarono fuori e gli spararono un colpo in testa. Martina rimase scioccata da questa scena e andò a nascondersi. Martina è ormai arrivata al momento della prima comunione, la madre, la nonna e la zia la vestono come una sposina e vanno in chiesa.
La sera stessa la madre di Martina partorisce un bel maschietto.
Il giorno dopo i tedeschi  arrivano, e come al solito le donne, i vecchi e i bambini si rifugiano in chiesa mentre gli uomini vanno nel bosco, ma la madre e la nonna rimangono a casa perché la neomamma non riesce a stare in piedi.
I tedeschi questa volta però fanno uscire tutti dalla chiesa e portano un gruppetto in un cimitero dove fucilano tutti senza fare distinzioni, e rinchiudono gli altri in chiesa.
Martina, prima dell’arrivo dei tedeschi, non entra in chiesa ma corre a casa dove i tedeschi hanno già ucciso la madre e la nonna ma riesce a salvare il fratellino, lo porta nella grotta segreta nel bosco, poi va in cerca di qualcosa da dargli da mangiare. Va prima a casa poi alla scuola dove viene catturata dai tedeschi e chiusa con gli altri nella chiesa. Allora i tedeschi lanciano una bomba nella chiesa, ma per fortuna Martina era abbastanza lontana e rimane miracolosamente illesa, allora la bambina scappa e va a prendere suo fratellino.
I due trovano ospitalità nella casa di un signore e di sua madre, dove vengono lavati e accuditi, finché una sera  arrivano dei tedeschi per mangiare, allora Martina decide di scappare e tornare a casa ma ad attenderli non c’è nessuno.

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