mercoledì 24 settembre 2014

Lady Nas (racconto a puntate di Sara Maselli) I


Si sentirono dei passi. Subito dopo le grosse e spesse tende della camera da letto si aprirono e lasciarono spazio alla vista mozzafiato che si ammirava dalla vecchia vetrata.



Quella mattina alzarsi era veramente un’impresa. La nottata precedente, nella vecchia piccola locanda in centro, era stata un po’ pesantuccia. Piano piano aprendo gli occhi notò in controluce due ombre che in coro dissero: <<Ben svegliata, Lady Nas!>>

Lei accennò un sorriso, si girò tranquillamente verso la vetrata e ammirando il paesaggio iniziò a togliersi stancamente, con gesti pacati, le coperte di dosso, a tirarsi su per dirigersi verso l’armadio. Prese una camicia di cotone nero, un paio di pantaloni marroni aderenti, poi fece un passo indietro, si voltò e si trovò a capo del letto, si sedette sul pavimento e da sotto il letto tirò fuori due stupendi anfibi neri di pelle.

Nel salone quella mattina c’era un’insolita tranquillità, che per sua sfortuna finì presto. <<Lady Nas! Lady Nas!>>, gridò la guardia dalla parte opposta della sala.

<<Sì, Floren?>>, disse sospirando Nas.

<<Il re la aspetta per fare colazione!>>

Lei si mise le mani sopra le tempie, tentando con quel gesto di farsi passare il forte dolore alla nuca: <<Digli che arrivo…>>, disse sospirando. <<E poi fammi un favore: la prossima volta che devi riferirmi di andare a far colazione, non urlare come se un battaglione fosse penetrato nel castello. Grazie>>, continuò lei diminuendo la pressione delle mani sulle tempie.

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