Entrando nella sala da pranzo, ci
fu una ventata di profumi che fece tornare il sorriso a Nas. Si sedette all’estremità
del lungo tavolo, alzò lo sguardo e poi disse: <<Buon giorno mio
signore.>> Non ci fu risposta. Solo dopo un po’ una voce forte e maschile
iniziò a parlare: <<Buon giorno Lady Nas. Divertita ieri sera?>>
Nas arrossì e fece cadere il suo
sguardo sul suo piatto, che era colmo di roba da mangiare. <<Scusa mio
signore. Non credevo di fare così tardi!>>
Un secondo dopo che Nas ebbe
finita la frase, le porte della sala si aprirono e entrarono due giovani: uno
alto con corti e lisci capelli castani, occhi azzurri che si potevano
confondere con il cielo la mattina; l’altro era muscoloso, alto, con capelli
castano scuro e occhi che ricordavano il colore della corteccia della betulla. Tutti
e due fecero un segno di saluto a Nas e si sedettero. Non ebbero tempo di
prendere la forchetta che la mano del re batté sul tavolo così forte da far
spaventare le guardie: <<Come vi siete permessi di disobbedirmi tutti e
tre ieri sera?>>
Ci fu un secondo di silenzio e
poi continuò: <<Se non volevo farvi uscire ieri sera, ci sarà stato un
motivo! No? Stanotte sono morte tre persone, proprio vicino alla locanda dove
ieri sera tutti e tre ve la spassavate!>>
Nas cercò invano di dire una
parola ma subito il re disse: <<Corin, Oben e Nas… Gradirei una
risposta!>>
Corin, il ragazzo dagli occhi
cerulei, rispose un po’ intimidito: <<Padre, mi dispiace. Credevamo di
non rimanere così tanto, ma poi il bicchiere di vino continuava a riempirsi e
alla fine parlava anche per me…>> Poi Oben aggiunse con aria assente:
<<Sì, proprio così.>> Nas non disse neanche una parola, lasciò che
il silenzio parlasse per lei.
<<Nas! Da te non me lo
aspettavo! Credevo che finalmente avessi capito quanto sei diversa e quanto i
tuoi poteri possono essere distruttivi in mani sbagliate>>, aggiunse il
re con fare arrabbiato. Dopo qualche minuto Nas decise di rispondere:
<<Sì, lo so e mi dispiace. Non lo farò più.>>
Queste parole fecero rilassare un
pochettino il re, che si mise la mano sopra gli occhi e sussurrò: <<Per
oggi, Nas, resterai nel castello. Fuori devono calmarsi un po’ le acque…>>
La discussione terminò lì. Nas,
Oben e Corin si alzarono e si diressero verso il giardino interno.
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