sabato 27 settembre 2014

Lady Nas (racconto a puntate di Sara Maselli) II


 
Entrando nella sala da pranzo, ci fu una ventata di profumi che fece tornare il sorriso a Nas. Si sedette all’estremità del lungo tavolo, alzò lo sguardo e poi disse: <<Buon giorno mio signore.>> Non ci fu risposta. Solo dopo un po’ una voce forte e maschile iniziò a parlare: <<Buon giorno Lady Nas. Divertita ieri sera?>>

Nas arrossì e fece cadere il suo sguardo sul suo piatto, che era colmo di roba da mangiare. <<Scusa mio signore. Non credevo di fare così tardi!>>

Un secondo dopo che Nas ebbe finita la frase, le porte della sala si aprirono e entrarono due giovani: uno alto con corti e lisci capelli castani, occhi azzurri che si potevano confondere con il cielo la mattina; l’altro era muscoloso, alto, con capelli castano scuro e occhi che ricordavano il colore della corteccia della betulla. Tutti e due fecero un segno di saluto a Nas e si sedettero. Non ebbero tempo di prendere la forchetta che la mano del re batté sul tavolo così forte da far spaventare le guardie: <<Come vi siete permessi di disobbedirmi tutti e tre ieri sera?>>

Ci fu un secondo di silenzio e poi continuò: <<Se non volevo farvi uscire ieri sera, ci sarà stato un motivo! No? Stanotte sono morte tre persone, proprio vicino alla locanda dove ieri sera tutti e tre ve la spassavate!>>

Nas cercò invano di dire una parola ma subito il re disse: <<Corin, Oben e Nas… Gradirei una risposta!>>

Corin, il ragazzo dagli occhi cerulei, rispose un po’ intimidito: <<Padre, mi dispiace. Credevamo di non rimanere così tanto, ma poi il bicchiere di vino continuava a riempirsi e alla fine parlava anche per me…>> Poi Oben aggiunse con aria assente: <<Sì, proprio così.>> Nas non disse neanche una parola, lasciò che il silenzio parlasse per lei.

 
<<Nas! Da te non me lo aspettavo! Credevo che finalmente avessi capito quanto sei diversa e quanto i tuoi poteri possono essere distruttivi in mani sbagliate>>, aggiunse il re con fare arrabbiato. Dopo qualche minuto Nas decise di rispondere: <<Sì, lo so e mi dispiace. Non lo farò più.>>

Queste parole fecero rilassare un pochettino il re, che si mise la mano sopra gli occhi e sussurrò: <<Per oggi, Nas, resterai nel castello. Fuori devono calmarsi un po’ le acque…>>

La discussione terminò lì. Nas, Oben e Corin si alzarono e si diressero verso il giardino interno.

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