domenica 5 ottobre 2014

Lady Nas (racconto a puntate di Sara Maselli) IV


Lo stesso giorno arrivò un messaggero a castello. Oben e Corin erano via. C’erano solo Nas e il re. Luxen prese la lunga pergamena in mano e iniziò a leggere. Nas attendeva che dicesse qualcosa.

Luxen finì di leggere di colpo, alzò gli occhi verso Nas e le disse con tono sconvolto di lasciare la stanza e tornare alle sue camere. Nas passò tutto il pomeriggio a pensare a cosa ci fosse scritto sulla pergamena e al perché lei con una bella giornata di sole dovesse rimanere rinchiusa in camera.



Il lungo silenzio venne interrotto da passi maschili che si avvicinavano alla sua camera. La porta si aprì e Oben entrò. Nas col sorriso sulla faccia gli chiese: “Non si bussa più?”

Lui ricambiò il sorriso, si sedette sulla morbida e avvolgente poltrona, poi con voce dolce e stanca le disse: “Stasera ti sarei grato se mi lasciassi andare a dormire invece di insegnarti a combattere.”

Nas fece un sospiro, poi sorrise di nuovo dicendo: “Certo, non ti preoccupare”. Lui la guardò negli occhi, poi si appoggiò nuovamente allo schienale della poltrona: “Sai che domani parto?”

“No, non lo sapevo. Dove vai?” chiese con curiosità Nas.

“Parto per la città di Broghenia.”

“Con chi?”, fece lei secca.

“Con due mie guardie, non ti preoccupare. In due giorni saremo al palazzo della regina”, disse lui rivolgendole un sorrisino.

“Bene! Vengo con te!” disse lei ricambiando la smorfia.”

 

Lo sguardo di Oben si fece serio: “Luxen non ti lascerà mai venire.”

“Se non lo farà, io verrò lo stesso. Lì è nata mia madre e sento che lì c’è un pezzo della mia infanzia, visto che è quello il posto dove sono nata”, disse lei sospirando.

Oben si mise una mano nei capelli e l’altra sullo stomaco: “Luxen non me lo perdonerà mai se ti porto con me!”

Lei lo guardò in modo tenero e gli disse: “Ti prego! Non vedo quella città da dodici anni. Portami con te.”

Lui si alzò dalla poltrona, si diresse verso la porta e prima di chiuderla dietro di sé sospirò: “Prepara la tua roba, che domani si parte.”

Gli occhi di Nas diventarono di mille sfumature di viola, saltò in piedi, gli corse incontro e gli diede un bacio sul naso sorridendo. Lui rise e le diede la buona notte.

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