lunedì 30 dicembre 2013

Possessione

Una ragazzina di nome Anna cercava disperata una cosa... Lei viveva con il padre,  il quale era sempre molto indaffarato e non trovava mai tempo per prestarle un po’ di attenzione. L'unica cosa che Anna sapeva della madre è che lei prima di morire aveva scritto una lettera che adesso il padre conservava ancora e che lui non voleva fargliela leggere per nessun motivo. Ma lei è molto curiosa di sapere cosa c'è scritto lì dentro. Così un giorno decise di andare alla ricerca di questa lettera...

Partì da casa alle 6 del mattino con "Bruco", il procione che gli regalò la mamma prima di morire, e si mise alla ricerca. Iniziò a rovistare nella cucina ma dopo 3 ore di ricerca non trovò niente, allora decise di rovistare nella camera del fratello maggiore, Marco. Ad un certo punto trovò una cosa strana: un pagliaccio con le orecchie da elfo e la testa da rinoceronte. Gli ricordò un animale che aveva visto al museo degli animali strani. Comunque anche in questa stanza dopo 2 ore di ricerca non riuscì a troverete un bel niente... Dopo aver rovistato anche in bagno, in cantina e non aver trovato niente decise di andare a chiedere alla nonna che abitava a esattamente 9 Km da casa sua.
                                     
Dovette per forza andare a piedi perché la sua bicicletta era rotta e la macchina da 4 soldi ce l'aveva il padre. Camminò per quasi 1 ora quando si ritrovò finalmente davanti alla porta della casa di sua nonna. Suonò il campanello ma nessuno rispose, lo risuonò e lo risuonò ma nessuno rispose... Anna si stupì perché di solito, anche nelle festività più importanti come il natale o la pasqua, la nonna era sempre in casa. La provò a chiamare al telefono ma niente, nessuna risposta... Dopo un po’ sentì le porte del piano di sopra chiudersi con violenza ed urlò:<< C'è qualcuno???>> ma nessuno rispose…


Anna iniziò ad avere paura, si voltò e si mise a correre ma dopo 3 metri di strada cadde in una buca che sembrava fatta apposta per lei. Quando cadde si sentì come soffocata da un gas di scarico troppo puzzolente.... Per fortuna riuscì a tirarsi fuori dalla buca ma sentì che aveva perso qualcosa o più che altro qualcuno.. Era Bruco, aveva perso Bruco!! Quando se ne accorse le venne un attacco di panico. Si mise a cercarlo per tutto il bosco ma non riuscì a trovarlo. Dopo quasi 6 ore di ricerca se ne tornò a casa molto triste.
Quando arrivò a casa c'era suo papà infuriato come una bestia perché quando era arrivato non c'era nessuno. La sgridò e la mise in punizione per due mesi: non poteva MAI uscire dalla sua stanza a parte per mangiare, per bere e quando c'erano ospiti. Il giorno dopo Anna provò a spiegare a suo padre cos'era successo ma lui non credette a nulla a parte la parte in cui aveva perso Bruco. Saputa questa notizia mandò 7 o 8 specialisti per provare a cercare Bruco e dopo 2 settimane riuscirono finalmente a trovarlo. Il giorno ancora dopo Anna tentò di nuovo di spiegare la cosa che era successa a suo padre ma lui ancora una volta non ci credette. Visto il risultato che Anna aveva ottenuto decise di portare suo padre nel bosco e fargli vedere tutto quanto.

Partirono da casa alle 8 mattino però questa volta senza Bruco perché Anna aveva paura di perderlo di nuovo. Arrivati davanti a casa della nonna il padre vide la buca e allora iniziò un po' a credere a quello che gli aveva detto sua figlia. Suonarono il campanello della casa della nonna ma di nuovo nessuna risposta. Aspettarono per circa 30 minuti ma niente, allora decisero di andarsene. Appena si voltarono qualcuno parlò: << Vostra nonna è stata posseduta.>>

Si spaventarono tantissimo, si girarono e corsero via, ma dopo un po' qualcuno li fermò: era un ragazzo che sembrava avere più o meno l'età di Anna. Aveva gli occhi azzurri, i capelli rossi e una pelle molto abbronzata. Anna se ne innamorò subito.


Il padre chiese a Riccardo, così si chiamava il ragazzo, se sapeva qualcosa della nonna ma lui rispose di no. Riccardo gli raccontò come lui per caso era finito lì: sua mamma gli aveva detto che doveva andare a prendere il latte ma casualmente, mentre stava camminando, era finito lì e cercava anche lui un aiuto. Vista la situazione il padre chiese a Riccardo se volava rimanere per qualche giorno con loro e lui accettò molto volentieri la proposta del padre. Tornati a casa Anna lo accolse con molta gioia ed amore, lo guidò per tutta la casa e arrivati alla sua stanza lo intrattenne lì. Subito gli raccontò delle sue mille avventure e lui le credette. <<Finalmente qualcuno che mi crede>> disse Anna. Dopo un po’ di giorni Anna si fece coraggio e chiese a Riccardo se si voleva fidanzare con lei ma lui rispose di no perché aveva già un'altra ragazza. Dopo queste parole Anna lo cacciò fuori dalla sua camera e gli disse che non voleva mai più rivederlo. Riccardo si infuriò pure lui e per 2 giorni non si rivolsero la parola.

Passati 2 o 3 giorni si tornarono a raccontare tutto e fecero pace anche se Anna era un po' dispiaciuta di non potersi fidanzate con lui perché aveva già un'altra ragazza. Anna chiese a Riccardo se l'aiutava a cercare la lettera e lui approvò. Tornarono a cercare la nonna e questa volta suonato il campanello qualcuno gli aprì. Era una donna giovane che non assomigliava per niente alla nonna. Anna si stupì e le chiese chi era e lei rispose che era la migliore amica della mamma di Anna e poi le raccontò che in giro si diceva che sua nonna era stata posseduta. Lei subito non ci credette ma dopo sì perché Benedetta, la migliore amica di sua mamma, gli raccontò tutta la storia. Loro spaventati corsero via e andarono a chiamare il padre. Come sempre lui non credette a nessuno dei due e quindi decisero di portarlo da Benedetta. Dopo aver sentito la storia finalmente il padre ci credette e anche lui era molto spaventato. Una volta arrivati a casa si stesero sul letto e si misero a dormire.

Anna quella notte sognò qualcosa di assai strano. Alla mattina Anna svelò a Riccardo e a suo padre il suo sogno: stava andando tranquilla tranquilla a comprare il pane, quando da dietro i cespugli sbucarono tipo 300 persone brutte, vecchie e piene zeppe di brufoli che la attaccarono. Lei cercò di difendersi ma non ci riuscì e quindi..... Poi si svegliò.

Riccardo e il padre non credettero alle loro orecchie e cercarono di tranquillizzarla. Ma fu tutto inutile perché una settimana dopo Anna cominciava a dare i numeri: iniziò a vomitare, ad andare ogni 5 minuti in bagno e a non dormire e mangiare più. Il papà non sapendo cosa fare la mandò all'ospedale ma anche lì non sapevano che tipo di malattia aveva e soprattutto come curarla. La lasciarono lì per un po' di tempo e dopo la andarono a prendere. A casa cominciò ad urlare parolacce e bestemmie e insulti a tutto e a tutti. Riccardo da lì capì che era stata per posseduta e aveva ragione. 

Loro se ne andarono via da casa, lasciandola da sola, perché avevano paura che gli succedesse qualcosa. Anna li andò a cercare e quando li trovò uccise il padre, storcendogli la testa di esattamente 180 gradi. Il fratello Marco lo pestò fino a farlo morire e alla sorella Veronica gli tirò un martello in testa. "È davvero diventata matta" pensò Riccardo, "meglio se chiamo aiuto". 

Lui conosceva molto bene una persona anzi due che lo potevano aiutare.  Si chiamavano Serena e Chiara, due grandissime FATE e due migliori amiche dalla nascita. Loro avevano tutte e due 144 anni e li portavano bene!!! Le chiamò e loro subito scesero in azione. Arrivate sulla Terra, perché loro vivevano su Fatilandia, il paese delle fate, Riccardo gli spiegò tutto quanto e loro in un batter d'occhio si misero in azione. Loro erano molto attive, generose, gentili, sarebbero state le sorelle che tutti vorrebbero avere!!!!! Comunque si misero in azione e tentarono di farla guarire: andarono da lei e la fecero giocare, divertire ma niente, lei non sembrava guarire. A questo punto decisero di usare i loro poteri e....... BUM in un attimo guarì!!! La aiutarono a cercare la lettera, la trovarono e appena Anna la lesse si emozionò e decise di conservarla lei, non suo padre. Serena e Chiara fecero ritornare il padre, Veronica e Marco in vita. Il padre divenne più buono, Marco più educato e Veronica più gentile. Anna ringraziò di gran cuore le Fate; da lì in poi tutti divennero più felici, soprattutto Anna perché si fidanzò finalmente con Riccardo!! Serena e Chiara tornarono nel loro mondo e rimasero per sempre intatte nel cuore di Anna e divennero le eroine di quella città.

Alice Antonucci 2B

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