Il figlio del cuoco.
Tra i ragazzi catturati e condotti al Dipartimento di polizia di Los Angeles c’era anche Tony, il figlio di Alfred, il cuoco proprietario del ristorante.
Tony era seduto e legato ad una sedia di ferro e quando Harrison e il suo assistente entrarono nella sala lui diventò bianco come un fantasma.
Ecco che l’assistente di Harrison, Steve, gli pone una serie di domande ma lui non risponde perché vuole dimostrare di essere fedele alla banda degli Sharks, in cui è entrato da poco. Rispose negativamente ad una sola domanda: “Hai ucciso tu Josè?”.
Gli richiesero ancora due volte le stesse cose e lui non rispose; allora Steve si innervosì e gli mise un bicchiere di vetro in bocca e poi gli tirò un pugno che frantumò il bicchiere nella bocca di Tony.
Tony aveva tutta la bocca tagliata e sanguinante ma si ostinava a non rispondere e quindi Steve prese due fili elettrici e cominciò a farli toccare l’uno con l’altro per fare delle grosse scintille che avrebbero sicuramente spaventato Tony: se così non fosse stato lo avrebbe folgorato alla gamba.
Ma Tony alla vista dei fili si spaventò e cominciò a rispondere a tutte le domande e confessò anche di far parte della banda degli Sharks.
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