- Luca, Luca, adesso tocca a te contare!!! Noi ci andiamo a nascondere!!!-
Quel pomeriggio ero con i miei amici a casa di Luca e giocavamo tutti insieme allegramente.
Avevo deciso di nascondermi nella dispensa, dove era molto difficile trovarmi; però, ad un certo punto, vidi una porta che non avevo mai visto prima e decisi di aprirla, ma fui catapultato in un mondo magico, anzi, in un giardino magico!!!
Caddi sul terreno e presi una bella testata. Appena spalancai gli occhi vidi un mondo nuovo, una realtà diversa: il prato azzurro e il cielo di un verde acceso, un sole a forma di stella, tanti alberi variopinti con i colori dell’arcobaleno….
Insomma un giardino magico!!! Mi alzai e decisi di farmi un bel giretto per capire come funzionava la vita: nel verde cielo c’erano serpenti che volavano, vicino a me gattini che abbaiavano, le volpi facevano le gare con le tartarughe, e queste ultime vincevano!!!! Gli elefanti giocavano felici sulle chiome degli alberi e i lupi con le pecorelle passeggiavano nel boschetto alla mia sinistra in tutta tranquillità: che strano!!!!!
Non c’era l’ombra di motociclette e nemmeno di automobili.
Notai che poco più avanti c’era una grotta con una bicicletta minuscola tutta viola posata davanti. C’era una leggera nebbiolina all’entrata, allora aspettai un po’ e poi trovai la forza di entrare in quel luogo sconosciuto.
Entrai e notai che quella era una grotta diversa dalle altre, decorata e molto pulita, come se fosse da sempre abitata.
Andai ancora un po’ avanti e vidi una stanza da letto e un bagno e quindi capii che quella grotta era davvero abitata.
Proseguii e vidi una bambina di circa sette anni e le chiesi: ”Dove sono i tuoi genitori e come ti chiami?”. Lei rispose: ”Mi chiamo Angelica; non so dove siano i miei genitori perché io sono qui da quando sono nata e mi hanno cresciuta tutti gli animali del bosco e per me sono tutti miei genitori”. Fui stupito da questa sua risposta!!! Allora iniziammo a conversare, raccontandoci moltissime cose, cose interessanti e che mi incuriosirono molto.
Passai la notte con Angelica e vidi quanto lei fosse in sintonia con tutti gli animali di quel giardino che appariva incantato. Lei aveva una dote misteriosa, che mi svelò soltanto il giorno seguente.
Quella bambina fu portata lì da una cicogna e già dalla nascita Angelica portava una collana di stelle che le permetteva di comunicare con gli animali.
Quella collana la indossai anch’io e riuscivo a sentire le voci degli animali: fantastico!!!
Purtroppo dovevo andare, anche se sapevo che lì non ci sarei mai più tornato.
Salutai Angelica e quando tornai nella dispensa mi accorsi che il tempo non era passato e che Luca stava ancora contando.
Da quel giorno in avanti ogni volta che mi nascondevo nella dispensa mi tornava in mente Angelica e il suo giardino magico che mi restò impresso nella mente.
Gianmaria Vaglienti
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