domenica 13 marzo 2011

Naty e Malvagio

Introduzione
<< Naty, vieni subito! >> 
Naty è il soprannome di Natasha, una ragazzina di 12 anni; è alta, magra, ha i capelli castani e gli occhi verdi, la bocca carnosa e un piccolo naso all’insù. 
Natasha camminava velocemente a piedi scalzi nel corridoio, sentendo la voce della mamma che la chiamava dalla cucina. 
Aveva un’enorme casa, con più di dieci stanze, quindi scendere le immense scale fino ad arrivare alla cucina era una cosa alquanto difficile e faticosa. 
Naty finalmente arrivò dalla mamma che la informò che i suoi amici la aspettavano fuori per chiederle qualcosa. Naty uscì, salutò felice i suoi amici: Sofia, Carl, Lidia e Jimmy; ormai erano come fratelli, fin da quando erano piccoli giocavano insieme. 
Sofia disse :<< Dai, vuoi venire a giocare a nascondino con noi?? >>. 
Lei rispose :<< Certo, vado solo a mettermi le scarpe, aspettatemi>>.

Rientrò in casa, aprì la scarpiera tutta scassata e tirò fuori i suoi stivaletti di gomma, infine uscì dando un bacio alla mamma e si diresse con gli amici verso il parco. 
Quando arrivarono Carl si mise a contare. 
Sofia e Naty si nascosero insieme sopra un grandissimo vecchio salice. Era davvero un bel nascondiglio, le foglie penzolavano verso il basso coprendole. 

<< Saranno passati già dieci minuti, proviamo a scendere? >> disse Sofia. 
Scendendo Naty schiacciò un ramo che fece cadere un grosso pezzo di albero. 
Con grande stupore, vide che nel pezzo staccato si era aperto un grosso vortice luminoso. 
Naty si avvicinò e allungò una mano, Sofia fece lo stesso. Vennero risucchiate e spedite in un’altra dimensione. 
Sofia avvertiva un grande mal di testa e non distingueva le immagini. Poi, pian piano, riuscì a capire che di fronte a lei c’era una grande quercia, con attaccate ai rami delle ghiande dorate. 
Naty era svenuta. Intorno a Sofia si erano raggruppati migliaia di folletti verdi, grossi come dei topi e con un minuscolo cappellino a punta. 

Naty si alzò tenendosi la testa. Quando si ristabilì esclamò : << Dove siamo finite?? >> 
<< Siete voi, siete voi! >> urlò un piccolo folletto. 
<< Siete voi! Salverete la Quercia Fatata da Malvagio!>> 
<< Chi è Malvagio? >> chiese Sofia. 
<< E’ colui che vuole avere il potere! Vuole distruggere la Quercia Fatata e dominare su Cristallopoli! >> rispose un altro folletto. 
<< Se battiamo Malvagio, potremo tornare a casa?>> chiese Naty. << Certo! Ma non sarà facile… Malvagio è uno spirito e non può essere ucciso, dovrete trovare il libro degli incantesimi custodito dalla Maga Futuria e lì troverete l’incantesimo per ucciderlo, ora noi scompariremo ma vi lasceremo Belinda, una piccola fatina che vi potrà aiutare! >>.

Episodio 1 : la grotta senza fine
Cominciarono a camminare, non sapevano dove andare, ad un tratto Belinda disse: 
<<Care ragazze, il mio nome già lo sapete, sono l’aiutante della regina delle fate, sono qui per dirvi dove andare e per proteggervi dai pericoli del nostro mondo; io non potrò dirvi proprio tutto ma di sicuro vi sarò di grande aiuto, sono un essere magico e possiedo della polverina che potrà farvi volare ma solo per alcuni minuti. Ora dovremmo andare alla “ Grotta Senza Fine” >>. 

Belinda era la più dolce delle fatine, era fatta di una luce brillante che le illuminava le sottili ali azzurrine, aveva lunghi capelli biondi legati con un fiocco di color cristallo, indossava un vestito argentato e delle piccole scarpine d’argento. I suoi grandi occhi erano azzurri, tendevano al verde; erano così luminosi! 
Il cammino era lungo, ma alla fine raggiunsero l’ingresso di questa grotta.

Inciso nella pietra c’era scritto “Grotta Senza Fine: entrerai vivo, ma non potrai più uscire”. Naty e Sofia a questa scritta si fermarono e impaurite dissero a Belinda che non erano sicure di voler entrare, ma lei disse che se non incontravano e distruggevano Malvagio non sarebbero più uscite da quel posto magico. Allora loro entrarono facendo passi lenti, i loro movimenti risuonavano nella grotta buia. 
All’improvviso, si sentirono dei rumori provenienti dal fondo della grotta, era il ruggito di alcuni leoni, le ragazze erano spaventate, Belinda con la luce delle sue ali illuminò la caverna, intorno a loro c’erano cinque leoni che le circondavano, ma non erano dei leoni normali, erano giganti!!! 

Le ragazze cercarono di ideare un piano per sfuggire a quelle bestie feroci. 
Infine decisero che Belinda faceva da esca ai leoni mentre le ragazze sarebbero passate sotto ai leoni distratti. Belinda con alcune luci colorate creò una bellissima leonessa che attrasse molto i leoni: rimasero immobili a guardare l’immagine. 
Nel frattempo Belinda e le ragazze riuscirono a scappare dai leoni. Allora si ritrovarono davanti a tre porte. Belinda spiegò loro che dovevano scegliere una di quelle sale: la prima sala era tutta di lava, la seconda di ghiaccio e la terza d’acqua. 
Le ragazze vollero entrare in quella di ghiaccio. 
Faceva molto freddo in quella sala, le pareti e il pavimento erano di ghiaccio, sulla parete c’erano delle stalattiti appuntite di ghiaccio che penzolavano. 

Belinda disse: 
<< La prova di questa sala è: correre veloci per non essere schiacciate dalla stallatiti >>. 
Allora le ragazze incominciarono a correre, i pezzi si stavano staccando dalla parete, tutto si stava spaccando. Correvano talmente forte che non avevano più fiato ma infine riuscirono a scappare. Erano arrivate alla fine della grotta, uscirono e si misero a fare un pisolino.

Episodio 2: il bosco della morte

<< Brave ragazze, il primo pericolo è superato. Ora, andiamo nel bosco della morte, il nome potrà sembrare spaventoso ma è l’avventura secondo me più semplice, nell’albero d’argento troveremo la sorella della strega Futuria che ci darà qualche consiglio su come trovare Malvagio e sua sorella Futuria che ci darà il libro di magia. Dovete stare attente e guardarvi intorno, nel bosco ci sono tanti animali>> disse Belinda. 


Andando avanti, incontrarono una volpe parlante che disse alle ragazze : << Salve, io sono Furbina, dovete darmi qualcosa da mangiare se no non vi farò passare! >>. 
<<Ma cosa vuoi da mangiare? Noi non abbiamo niente>> disse Naty. 
<< Voglio delle caramelle al cacao >> 
<< Ma le volpi non mangiano caramelle! >> 
<< Io sì, un giorno un ragazzo me le ha fatte assaggiare e mi sono piaciute tanto, allora le hai o no? >> 

<<Sì, in tasca prima di uscire mi sono presa alcune caramelle>> disse Naty. Allora le consegnò alla volpe che tutta felice si rifugiò a mangiare le caramelle. Andando avanti incontrarono dei ricci che erano girati all’incontrario, chiedevano di girarli, alle ragazze fecero pena allora decisero di girarli tutti e andare avanti.

Girati i ricci essi diedero alle ragazze una spada che sarebbe servita per la prova successiva. La prova successiva era di affrontare dei cinghiali, erano proprio davanti alle ragazze, avevano delle zanne enormi, le ragazze si ricordarono della spada e la presero. Con questa ferirono a morte gli animali. Ma Belinda fece una magia che li fece rianimare, allora i cinghiali, avendo dimenticato tutto, ripresero a fare quello che stavano facendo. 

Camminando sempre ancora all’interno del bosco, arrivarono a un albero d’argento. Era l’albero della sorella di Futuria, bussarono sull’albero, ad un certo punto, la porta iniziò ad aprirsi lentamente scricchiolando. Una vecchia signora si appoggiò all’uscio, dicendo : 
<< Siete voi? Potete entrare >>. 
All’apparenza da fuori sembrava un albero ma era un’enorme casa, la vecchia era pallida, magrissima e gobba ma di faccia aveva un bell’aspetto nonostante la sua età. Le fece accomodare in un salotto, dove le porse del té e dei biscotti. Disse: 
<< Mia sorella Futuria si trova nella “ Palude della Speranza” , all’angolo delle Pozioni. Prima dovete andare da lei e poi dovete andare da Malvagio. Voi non lo sapete ma lui ha fatto in modo che le vostre prove siano ancora più difficili, vi accompagno alla porta, andate ora! >>.

Episodio 3: la palude della speranza
Belinda accompagnò le due ragazze alla palude, e disse loro : 
<< Ragazze, siete satte bravissime, siete arrivate alla fine, dovete continuare da sole, io ho finito il mio lavoro, vi regalo della polvere, vi farà volare! Siete in gamba, sono sicura che riuscirete a sconfiggere Malvagio>>. 
Naty e Sofia dissero: 
<< Ma non puoi andartene, non sappiamo come arrivare alla strega Futuria!>> 

<< Sugli alberi sono incise delle frecce, seguitele!>> disse Belinda e sparì nella gelida nebbia. 
Naty e Sofia andavano lente verso la strega, le frecce erano grandi, facili da vedere nonostante la nebbia, continuavano camminando e parlando; parlavano di Malvagio e dei motivi per cui voleva essere il capo di Cristallopoli. 
 Nella palude c’erano tanti angoli, notarono l’angolo delle Pozioni. 
C’era una casa ricoperta d’edera, era umido, dalle finestre si notavano delle ombre, i muri erano pieni di crepe, sembrava che quella casa dovesse cadere da un momento all’altro. 

All’improvviso si vide una luce, vennero trasportate all’interno della casa, dove trovarono una signora paffuta alta e bruttina, il contrario di sua sorella. La strega si presentò alle ragazze, le portò in cucina, dove c’era un grosso pentolone dal quale usciva del fumo, il classico pentolone delle streghe. 
Sul muro c’era un libro d’oro che pian piano iniziava a volare verso il tavolo, posandosi lentamente. 

La strega Futuria iniziò a parlare : 
<< Malvagio non sa che io ho l’incantesimo che può sconfiggerlo, io ai suoi occhi sono invisibile, se mi consegnate la polvere di Belinda io vi darò l’incantesimo, lei sicuramente vi avrà detto che vi servirà per volare ma non è vero, perché serve a me per aprire il libro; Malvagio l’ha pagata per dire questo, lui può fare di tutto! >>. 
Le ragazze credettero a Futuria, loro consegnarono la polvere e la strega diede loro l’incantesimo con la bacchetta per eseguirlo. La casa della strega all’interno è molto colorata, ogni parete aveva un colore diverso, ogni oggetto era diverso dall’altro. 
Le ragazze uscirono, imparando a memoria l’incantesimo nel caso perdessero il foglio. 
Adesso dovevano solo più incontrare Malvagio e sconfiggere quello spirito una volta per tutte. Continuavano a seguire le frecce per arrivare a Malvagio, non sapevano come fosse, se era forte, non sapevano se parlargli o se distruggerlo all’istante, erano impaurite, indecise, non volevano uccidere una persona, erano sicure che dopo se ne sarebbero pentite.

Finale: lo scontro con Malvagio 
Erano davanti al castello di Malvagio. 
Aveva delle torri appuntite, era di un rosso fuoco che faceva male agli occhi. 

Entrarono dentro al castello, subito dietro alla porta c’era lui, Malvagio!! 
Aveva dei grossi occhi neri, volava, era un fantasma tutto bianco, il suo sguardo era gelido. 

Disse: 
<< Salve, vi aspettavo! Voi pensate di sconfiggermi? Non c’è cosa al mondo che mi possa sconfiggere tranne un incantesimo che voi di sicuro non potete avere, io sono più forte!>> 
<<Signor Malvagio, una persona ci ha dato quell’incantesimo quindi potremmo sconfiggerla quando vogliamo ma prima vorremmo sapere perché vuole diventare il capo di Cristallopoli? >> disse Naty. 
<< Voglio diventare il capo perché prima quando ero vivo, ero la persona più buona di questo mondo però nessuno mi aveva mai proposto di diventare padrone assoluto, tutti mi usavano solo perché ero buono e a nessuno importava veramente di me … quando sono morto ho girato per le case sentendo cosa la gente pensava di me: per questo sono diventato così! Come fate ad avere l’incantesimo? Vi prego non eliminatemi!>> rispose Malvagio. 
Le ragazze decisero di buttare l’incantesimo a patto che Malvagio ritornasse buono e continuasse ad aiutare la gente. 
Da quel giorno non si chiamò più Malvagio ma Buonino. 
Le ragazze vennero ritrasportate nel loro mondo allo stesso momento in cui erano sparite, come se non fosse successo nulla.
Teodora Olariu

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