Letterina
a Babbo Natale
“Caro
Babbo Natale, per natale vorrei: un libro da leggere, un set di
trucchi e la Wii”. Misi la lettera sopra l'albero e andai a
dormire. Il 25 dicembre la lettera non c'era più, ma al suo posto
tutto quello che avevo chiesto!!! Credo sia stato il natale più
bello della mia vita perché è stato l'unico natale in cui ho
ricevuto tutti quei regali. Quella sera andai a dormire molto tardi
perché mi stavo godendo la mia fantastica Wii.
Stavo
sognando un magnifico unicorno quando d'un tratto sentii: Layla,
Layla.... Mi svegliai subito e vidi mia mamma che mi stava
abbracciando forte dicendomi:<< Svegliati, oggi è natale!!!
Sbrigati che dobbiamo andare dagli zii!!>>
<<Mamma
ma guarda che natale è già passato, era ieri.>> dissi io
<<Ma
che cosa ti stai inventando? Natale è oggi! Magari l'hai sognato
mentre stavi dormendo, è da 4 ore che ti stai riposando sul divano,
tesoro>>.
Sentite
queste parole capii che era stato tutto un sogno e rimasi molto
dispiaciuta. Mi sbrigai a vestirmi e molto velocemente scrissi giusto
due regali sulla letterina: tutto il necessario per truccarmi e dei
pasticcini.
Partimmo
da casa alle 20:30 e arrivammo (ovviamente a piedi perché non
avevamo neanche i soldi per comprare una bici di seconda mano o una
macchina) alle 22:00 a casa dei miei zii. Lì c'erano tutti i miei
cugini e i miei nonni; io mi annoiai perché nessuno dei miei cugini
voleva giocare con me. Alle 23:30 siamo tornati a casa mia e per
prima cosa guardai sotto l'albero e non trovai nient'altro che un
sacchetto di caramelle. Rimasi un po' delusa, però d'altronde ci
sono abituata... ogni Natale di ogni anno, da quando ero
nata,ricevevo sempre e solo
caramelle.
Mi
ero un po' stufata però dovevo capire che i mie genitori
guadagnavano poco e riuscivano a mala pena a mantenere la famiglia.
Io
sono stata adottata esattamente 10 anni fa: vivevo in Africa senza
la mamma né papà, né sorelle, o fratelli in pratica non avevo
nessuno al mio fianco finché, quando avevo 2 anni, mi adottarono due
persone simpaticissime ma molto povere (ve ne ho già parlato). Io
sono legatissima ai miei nuovi genitori.
Passarono
10 anni, i miei genitori morirono ed io mi sposai con Hadam e da lui
ho avuto due gemelli: Mia e Salmo. Anche loro stavano vivendo più o
meno la mia stessa vita ed io non ero contenta per questa cosa.
Era
il 24/12/2001 ed io per problemi ai polmoni ero all'ospedale. I
dottori mi avevano già detto che non c'era cura per questa malattia
e a mezzanotte morii. Hadam, Mia e Salmo mi fecero una tomba
bellissima con incise quasi tutte le avventure vissute con loro. Il
25 ci fu il mio funerale ma non c'era tanta gente perché quasi
nessuno sapeva della mia esistenza.
Mia
e Salmo per natale chiesero: il DVD di Biancaneve, la Wii e dei Lego.
Loro sapevano già che non gli sarebbe arrivato tutto quello però
non smisero mai di sperare. Andarono a dormire subito dopo mangiato e
l'indomani sotto il loro bellissimo e costosissimo albero trovarono
tutto quello che avevano chiesto più un cellulare a testa (compreso
il papà). Mia chiese al papà: <<Ma come è possibile tutto
questo? Voi, cioè tu, non hai tutti questi soldi per comprarci tutta
questa roba o sbaglio?>>
<<No,
hai perfettamente ragione, il fatto è che non sono stato io...>>
<<Ma
è impossibile papà, Babbo Natale non esiste...>> disse Salmo.
Al
pomeriggio andarono tutti a mangiare, come ogni anno, dalla zia;
arrivati lì con la loro bellissima macchina nuova sportiva di ultima
generazione portata da “Babbo Natale” trovarono un tavolo enorme
con di tutto e di più: dai 15 antipasti, ai 2 primi, ai 6 secondi e
ai 10 dolci/frutta.
Mia
chiese a Sandra, sua cugina:<<Che cosa avete ricevuto per
natale?>>
<<Mio
fratello una consolle nuova, io un telefono e mia mamma una splendida
macchina. A voi?>>
<<A
noi ha portato: un DVD di Biancaneve, dei lego, la Wii ed il
cellulare. Ma secondo te come è potuto succedere, insomma i nostri
genitori non hanno tutti quei soldi vero?>>
<<Hai
perfettamente ragione, è impossibile che sia opera dei nostri
genitori...>>
Finita
la loro conversazione, andarono tutti a tavola chiedendosi il perché
di tutti quei regali; ma intanto Sandra e Mia scoprirono la verità:
tutte quelle cose le aveva portate il loro vicino.
Mia
e Sandra andarono a suonargli il campanello e lui gli aprì subito
chiedendogli:<<Ma cosa ci fate voi due qui?>>
Sandra
rispose:<<Noi...noi siamo venute per chiederle il perché di
tutti quei regali che ci ha dato.>>
<<Ve
li ho dati perché voi siete stati sempre gentili con noi e per
ringraziarvi vi ho regalato tutte quelle cose!!>>
<<Ma
non era necessario>> risposi io.
<<Tranquille,
non voglio niente in cambio, e poi certo che era necessario!!>>
Finita
la conversazione tornarono a casa molto felici e si ricordarono per
sempre quello splendido Natale, ma soprattutto la gratitudine del
loro vicino. Da quella volta i miei figli ed io, anche se ero in
cielo, ci ricordammo tutto quello che era successo e la mia famiglia
iniziò finalmente a “vivere” una vita come tutte le altre.
Alla
fine tutto finì così: Mia si sposò, Hadam visse in salute fino a
100 anni, Salmo diventò il presidente di una società di computer,
la cuginetta perse i genitori e andò a vivere con i suoi fratelli da
Marco, il loro vicino, che li accolse con molta gioia ed amore; da
quel giorno nelle loro lettere a “Babbo Natale” chiesero che lui
portasse a tutti i bambini ricchi e poveri gioia ed amore e lui
ascoltò la loro richiesta. Grazie “Babbo Natale”, o dovrei dire:
GRAZIE, MARCO, GRAZIE DI CUORE PER AVERCI FATTO
“VIVERE” UNA VITA NORMALE, ANZI DI PIÙ...
Alice
Antonucci 2°B (alla fine il regalo
vero
e proprio è stato l'amore di Marco)
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