domenica 30 ottobre 2011

L'agente Harrison e la banda degli Sharks. Episodio 17

La sparizione di Tony.
Una mattina Alfred, nel suo ristorante, iniziò a fare pulizie con i suoi dipendenti, che lo guardarono in modo strano, e tra di loro confabularono qualcosa. Alfred per un po’ fece finta di niente, pensando che fossero vecchi pettegolezzi, fino a che, verso le undici non arrivarono due anziani signori del posto, che lo informarono che il figlio, alla mattina, non era affatto alla fermata dell’ autobus, anzi, nessuno del quartiere quella mattina l’ aveva visto andarci. Alfred nella sua mente pensò: ”Quando tornerà a casa gli insegnerò io a sparire così, lo farò sparire nella sua stanza per un mese, quel che farà sarà solo studiare e andare a scuola, così imparerà a disubbidirmi ancora! “.

Nel pomeriggio Tony non si fece ancora vedere, ed il padre, sempre più infuriato, iniziò ad apparecchiare i tavoli, e a mettersi in cucina per preparare qualcosa in anticipo. Durante la serata arrivarono molti clienti, uno più curioso dell’altro, visto che in quartiere la voce della bravata di Tony si era già sparsa. Ad un certo punto tutti iniziarono a fissarlo, e non ce la fece più a resistere e con violenza gridò: ”Si può sapere cos’avete di tanto bello da dire su mio figlio che io non so?! “.

Un cameriere decise che era giusto che lui sapesse la verità su suo figlio, lo prese da parte e gli spiegò: ”Vedi Alfred, so che non è una cosa facile da capire per un padre, ma tu devi sapere che … Tony stamane non è andato a scuola, è una settimana che non ci va ed ecco … lui fa parte della banda degli “Sharks”: tuo figlio ha passato con loro l’ ultima settimana. E non è tutto … è stato arrestato e non gli hanno permesso di chiamarti, così ora sai tutto!”. Alfred stupito rispose: ”Cosa? Perché io non sapevo niente, perché, perché? … Devo andare da lui “.

Così si precipitò da Harrison …

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