sabato 12 marzo 2011

Oceania

In senso stretto, Oceania è un termine utilizzato per indicare l'insieme della Polinesia, Melanesia e Micronesia.
In senso più ampio, con Oceania si intende il continente che comprende anche l'Australia e la Nuova Zelanda.

NUOVA ZELANDA
La Nuova Zelanda è uno stato insulare dell'Oceania posto nell'oceano Pacifico meridionale. 
Lo Stato è formato da due isole principali: l'Isola del Nord e l'Isola del Sud e da numerose isole minori come l'isola di Stewart e le isole Chatham. Il mar di Tasman la separa dall'Australia situata circa 2000 km a nord-ovest.
La vegetazione è ricca di pini e abeti. Per proteggere il paese dalla fragilità del suo ecosistema così particolare e irripetibile al mondo, viene attuato un controllo molto forte alla dogana, che adempie al suo compito con grande rigidità, e con gli anni sono stati istituite delle zone a tutela degli animali e della vegetazione dove non è possibile toccare nulla né modificare il paesaggio in nessun modo. La Nuova Zelanda conta infatti un altissimo numero di parchi nazionali, istituiti a partire dal 1887, che al loro interno offrono ai turisti la contemplazione delle meraviglie che racchiudono attraverso i tanti percorsi di trekking, pensati e organizzati proprio per regalare gli scorci migliori e le vedute più spettacolari.
Oltre a queste risorse, la Nuova Zelanda possiede moltissimi parchi forestali, riserve marine e parchi storici e di conservazione che sono in grado di dare una visione a trecentosessanta gradi delle attrazioni culturali e naturali del paese, unico al mondo per il rispetto e la coscienza ecologica che ha sviluppato nel corso degli anni dopo i disastri sfiorati nei secoli scorsi o alcune estinzioni di fauna peculiare causate dalla leggerezza dell’uomo. La rarità e la singolarità che si trovano in questo luogo di alcune specie di animali, soprattutto di uccelli, sono qualcosa di eccezionale che va assolutamente preservato.

L'animale simbolo della Nuova Zelanda è il kiwi. Una sorta di uccello preistorico notturno, senza ali, e con un caratteristico becco che utilizza per cercare cibo in profondità, nella terra. L'evoluzione ha portato quest'animale a ridursi di dimensioni, diventando grande circa quanto un gatto; tuttavia non sono diminuite le dimensioni delle sue uova che quindi appaiono sproporzionate rispetto al corpo.

In Nuova Zelanda è presente un non irrilevante quantiativo di canguri, sparsi nel territorio costiero Neozelandese. Le dimensioni sono molto variabili: la specie più piccola di canguro lepre (Lagorchestes) può pesare 1 kg, mentre le più grandi del genere Macropus possono superare i 90 kg. La testa è piccola rispetto al resto del corpo e allungata, le orecchie sono ben sviluppate.
Una caratteristica presente in quasi tutte le specie è la maggiore dimensione degli arti posteriori, usati nella tipica andatura a salti, rispetto a quelli anteriori. L'unica eccezione è costituita dai canguri arboricoli (genere Dendrolagus) che, essendo adattati alla vita sugli alberi, hanno i quattro arti approssimativamente uguali.
In Nuova Zelanda non vi sono specie endemiche di mammiferi. I coloni provenienti dall'Australia introdussero l'opossum per sfruttarne in termini commerciali la pregiata pelliccia. Tuttavia, il vorace opossum ha purtroppo sconvolto l'equilibrio faunistico del Paese, causando anche l'estinzione di oltre 1300 specie di uccelli e lo stesso kiwi è a rischio, poiché l'opossum ne attacca gli adulti e ne divora le uova. I neozelandesi sono freneticamente attivi nel tentativo di estirpare gli oltre 70 milioni di esemplari di opossum, prima che comprometta ulteriormente l'ecosistema locale. 
Wellington (in lingua maori Te Whanganui-a-Tara, ovvero "il grande porto di Tara) è la capitale e terza area urbana (circa 410.000 abitanti) per estensione della Nuova Zelanda. 
ATOLLI CORALLINI
Un atollo è un'isola composta da una particolare formazione di terra emersa e lagune, presente negli oceani Pacifico e Indiano e compresa tra le latitudini tropicali. Il suo nome deriva da un'espressione nella lingua delle Isole Maldive, atholhu.
Gli atolli si formano quando un'isola vulcanica ha eruzioni di tipo esplosivo particolarmente violente: il cono viene distrutto ed è possibile che rimangano sopra la superficie marina parte delle pareti del vulcano, mentre lo spazio interno viene invaso dall'acqua, formando così una laguna. Intorno all'isola, nel frattempo, si è formata nel corso dei millenni una barriera corallina, che, in continua crescita, affiora dalla superficie marina, permettendo lo sviluppo di bassi fondali al suo interno e nelle sue immediate vicinanze, con sedimenti detritici derivati dall'erosione continua che onde e vento praticano ininterrottamente sulla formazione corallina più superficiale. Da qui la particolare colorazione bianco-rosata della sabbia.

La Polinesia francese è formata da atolli che si differenziano da quelli più famosi nell'immaginario collettivo (quelli delle Maldive), poiché presentano alture e colline (i coni vulcanici ricoperti di foreste riemersi in seguito a successive eruzioni). Gli atolli delle Maldive invece sono formati solo dall'accumulo di sabbia e fango carbonatico e non sono più alti di 12-15 m sul livello del mare.
ISOLA DI PASQUA
L'Isola di Pasqua (in lingua nativa Rapa Nui, grande isola/roccia; in lingua spagnola Isla de Pascua) è un'isola dell'Oceano Pacifico meridionale appartenente al Cile. Situata a 3600 km a ovest delle coste del Cile e 2075 km a est delle isole Pitcairn, è una delle isole abitate più isolate del mondo. Le sue coordinate geografiche sono 27° 07' S 109° 22' W: la latitudine è vicina a quella della città cilena di Caldera, a nord di Santiago. Il territorio dell'isola si compone di quattro vulcani: Poike, Rano Kau, Rano Raraku e Terevaka. Famosi sono i numerosi moai, le statue di pietra che ora si trovano lungo le coste.
Al contrario di quello che si può pensare, furono i polinesiani a colonizzare quest'isola, e non i sudamericani, benché questi ultimi fossero più vicini all'isola. L'esploratore norvegese Thor Heyerdahl, sosteneva che una popolazione bianca proveniente dal Sud America avesse colonizzato la Polinesia e dimostrò che si poteva navigare dal Perù alle Isole Marchesi con una semplice zattera, il famoso Kon-Tiki. In ogni caso analisi genetiche cui sono stati sottoposti gli scheletri degli antichi abitanti dell'isola hanno dimostrato che essi erano polinesiani.
I grandi busti che si trovano sull'isola vengono chiamate moai. Sull'isola esistono solamente 638 moai secondo le ricerche condotte da Sebastian Englert. Nonostante le ricerche condotte negli ultimi anni il loro scopo non è tuttora noto con certezza. Secondo studi più recenti le statue rappresenterebbero capi tribù indigeni morti, e secondo la credenza popolare avrebbero permesso ai vivi di prendere contatto con il mondo dei morti.


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