Gioannini Noemi
Celeste
Celeste è
una bambina di sei anni che adora stare con la madre Giulia. Giulia le insegnò
molte cose quando era più piccola: ad esempio le insegnò a colorare, perché a
Giulia quando era piccola piacevano un sacco i colori.
A mano a mano
che Celeste iniziava a capire meglio i colori e a distinguerli, le piacevano sempre
di più, finché un giorno dopo aver finito di colorare un disegno, dentro di sé,
si sentiva una libertà inspiegabile, ma piacevole.
Un giorno,
di mattina presto, Celeste esce sul balcone di casa sua e capisce che aveva
appena smesso di piovere, ma quando alza gli occhi al cielo vede un arcobaleno
pieno di colori, stette lì a fissarlo per almeno quindici minuti.
Questo
bellissimo arcobaleno le fece tornare in mente dei bellissimi ricordi,di quando
era insieme al padre ormai morto, in un incidente.
Da quel
giorno quello era il suo posto segreto sotto un albero, in un grandissimo prato
fiorito, in cui c’era l’arcobaleno.
Il suo sogno
era che quell’ arcobaleno tornasse, infatti andava tutti i giorni in quel prato
per stare da sola in pace e tranquillità.
Passato un
mesetto Celeste inizia a perdere le speranze e pensa di non riuscire più a
vederlo.
Fatta sera
Celeste andò a casa distrutta, non fece neanche cena e andò subito a dormire e
pregò di far tornare l’arcobaleno.
I giorni
seguenti non si fece vivo, ma dopo una settimana arrivò e Celeste era veramente
felicissima, anche perché guardare l’arcobaleno le faceva ricordare suo padre.
Da quel
giorno Celeste rappresentò gli arcobaleni, come un insegnamento colorato della
vita.
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