mercoledì 5 novembre 2014

Sei la cosa più bella che mi sia mai successa! (Racconto di Alice Antonucci)


Ciao a tutti sono Elisa, ho 14 anni e frequento la 3° media. Vivo a Los Angeles, ma sono Italiana, con i miei genitori e i miei 3 fratelli: Luca (11 anni), Alessandro (17 anni) e Viola (15 anni). Parlo 4 lingue: italiano, inglese (americano), spagnolo e tedesco. Sono alta 1,60 m, sono magra, ho i capelli biondi, e gli occhi azzurri.

 

Come ogni mattina la mia sveglia suona alle 7 in punto. Mi alzo, faccio colazione e trovo mia sorella davanti a me arrabbiata:<<Cosa hai fatto al mio profumo Elisa? Era nuovo e ora è già finito… come è possibile, cosa hai fattooo?>> <<Io assolutamente niente, è stato Luca, ha preso il profumo e ho visto che ieri se l’è portato a scuola! Io non centro nulla!>> <<Ah, okay, grazie; buona scuola.>> e se ne andò via dalla cucina come se niente fosse accaduto. Finito colazione vado sopra a prepararmi lo zaino, guardo l’ora e, come sempre, sono in ritardo per prendere il bus. Corro veloce a lavarmi la faccia, mi vesto e di corsa vado alla fermata; per fortuna sono arrivata in orario. Aspetto circa 5 minuti e finalmente vedo davanti a me quell’orribile bus rosso che ti acceca gli occhi e che dentro sembra un porcile. Salgo e come sempre a tenermi il posto c’è la mia migliore amica Debby. Mi siedo vicino a lei e davanti a me vedo Ryan, il ragazzo più bello della scuola; tutte le mie amiche gli vanno dietro, compresa io. L’unica è Debby; lei ha già un ragazzo John: capelli neri, occhi verde smeraldo, naso a patata, un po’ cicciotto, ma alto, e molto gentile. Assomiglia molto a Debby: capelli castani, occhi verdi, statura media ed è magra.
 
 
 
Finalmente sono arrivata a scuola, scendo dal bus e mi dirigo verso la mia classe, la 3°C, la più casinista di tutta la scuola. Prendo posto vicino al mio migliore amico Marco, anche lui italiano, ed iniziano le lezioni. La prima professoressa ad entrare è quella di italiano. “Oggi è proprio vestita bene!” osservo; è sempre stata la mia preferita. Inizia la lezione:<<Miei cari ragazzi oggi faremo un piccolo gioco. Ognuno si deve procurare un foglietto, e anche alla svelta, dove ci dovrà scrivere il proprio sogno. P.S questo bigliettino dovrà essere anonimo.>> Detto questo io ed i miei compagni iniziamo a scrivere il nostro sogno più grande. Okay ora vi dirò quel è il mio sogno più grande: riuscire a baciare Ryan. Lo so che vi può sembrare un sogno stupido, idiota, senza senso, ma per me vale molto!! Ma dico l’avete visto? I suoi bellissimi occhi azzurri, la sua muscolatura, le sue labbra così carnose, i denti così splendenti, i suoi capelli rossi che ti ricordano il tramonto e la sua gentilezza assoluta! Non potrei desiderare di meglio!
 

Comunque torniamo a noi. Finito di scrivere il sogno la professoressa passò per ritirarci il biglietto e finalmente suona la fine della prima ora. Le prossime ora avrò: latino, matematica, spagnolo e ginnastica. Finito ginnastica prendo di nuovo il bus e me ne torno a casa, sfaticata come sempre. Appena entro sento Alessandro gridarmi:<<Elisa, vieni subito qua! Aiutami a lavare il pavimento, non posso fare sempre tutto io eh! Mamma è al lavoro, papà sta dormendo, Luca è a scuola e Viola è in cucina che si mette lo smalto! Aiutami, muoviti!>> io incavolata nera, perché avevo già lavato ieri rispondo: <<Allora io ho già lavato ieri! Perché non lo fa Viola? È sempre la solita, la sfaticata della famiglia, non ha mai voglia di fare niente! Io ho di meglio da fare che pulire al posto di quella scema di Viola quindi…ciao.>> E me ne vado di fretta in camera mia. Apro il diario e per fortuna anche oggi nessun compito allora chiamo Debby: <<Ciao Debby ascolta andiamo a farci un giro? Ti va?>> <<Ciao Ely scusa ma adesso non posso proprio perché…perché…ecco ho di meglio da fare scusa>> <<Ma io domani ho allenamento!>> <<Ciao, scusa.>> Mi saluta e mi attacca in faccia! Anche oggi niente gelato…vorrei andarci da sola, ma mi annoierei quindi, come faccio di solito alla sera mi affaccio alla finestra per sognare un po’. Chiudo gli occhi e rimango ferma per circa 10 minuti, poi quando li apro… cosa vedo? La mia migliore amica che passeggia con Ryan mano nella mano! Mi sta per venire un attacco di panico. Mi metto le scarpe e scendo in giardino andandole incontro e quando ce l’ho faccia a faccia:<<Ma cosa fai? Corteggi Ryan? E John scusa? Vorrei delle spiegazioni…grazie!>> Lei, con il suo solito tono da perfettina mi risponde:<<Ascolta. 1 non sono tua sorella quindi non ti devo dare nessuna spiegazione! 2 ho mollato John perché mi stava troppo appiccicato e mi sono messa con Ryan perché gli piaccio e a me piace lui, problemi? Ciao>>, mi risponde lei bruscamente, poi si gira e se ne va con Ryan. Io torno in casa, non saluto neanche Luca che era appena tornato da scuola, e vado in camera a piangere e prendere a pugni il mio cuscino preferito; sto davvero male non posso credere quello che mia ha fatto Debby, era sempre stata fedele con me, ma probabilmente ho scelto la persona sbagliata.


Dopo 20 minuti sento bussare: <<Posso?>> chiede una voce femminile, una voce che purtroppo riconoscerei anche ad un chilometro di distanza è Viola che come sempre verrà a chiedermi lo smalto rosa, perché lei l’avrà rovesciato sul pavimento e, come sempre, poi dovrò inventarmi io una scusa per spiegare a mia madre ciò che è successo;<<Va bene entra, sono buona oggi>>. <<Grazie. Ho visto che sei arrivata a casa felice, poi sei uscita e ti ho visto parlare con Debby ed un altro ragazzo di cui non so il nome, e poi sei tornata a casa e sei venuta subito in camera tua, senza neanche salutare Luca. Non è da te! Che è successo, e poi perché ora stai piangendo? Che hai? E non mi dire niente perché non ci credo!>> Okay mi sa proprio che stavolta, se voglio un aiutino da parte sua dovrò dirglielo… lei è molto brava con le parole! <<Okay va bene mi hai beccata! Ora te lo spiego: io ho detto a lei e a Marco che Ryan mi piaceva un sacco, avrei dato tutto per lui! Il mio sogno più grande, oltre a quello di andare al concerto di Katy Perry, è quello di dargli un bacio! E Debby che fa? Molla il suo ragazzo per mettersi con Ryan, il ragazzo dei miei sogni, sono incavolata nera con lei! Lo so che io e Ryan, pur essendo nella mia stessa classe non ci siamo mai parlati, ma io non smetterò mai di lottare per lui…anche se in effetti fino ad oggi non ho per niente lottato per lui…sì certo sono incavolata nera con Debby, ma è colpa mia. Perché non mi sono fatta avanti prima!>> rispondo e finalmente smetto di piangere. Con un sorriso smagliante Viola mi risponde: <<Ecco! Visto? Sono proprio le parole che avevo in mente di dirti! Domani è un altro giorno, okay? Domani vai lì e stendilo con il tuo fascino, fagli vedere chi è la vera Elisa! Domani mattina ti vestirò io e, che tu voglia o no, ti dovrai vestire elegante! Debby capirà la lezione e soprattutto Ryan! Fagli vedere chi è la tua anima gemella! Ma ascolta ti posso fare solo un’ultima domanda? Poi ti lascio in pace.>> <<Certo!>> <<Grazie! Ma tu sai qual è il più grande sogno di Ryan?>> Questa sì che è una domanda! <<Ecco…no, non lo so, perché? Ti interessa?>> <<No. E non so neanche chi sia Ryan, lo conosco solo di vista, perché è il fratello della mia migliore amica, ma una cosa la so! Il suo più grande sogno; me l’ha detto sua sorella.>> i miei occhi a sentire queste parole iniziarono a brillare: <<Davvero? Me lo dici ti prego??!!>> <<Si certo! Il suo più grande sogno è…è…è quello di andare a vedere Katy Perry in concerto! Visto qualche cosa in comune c’è l’avete! Spero che ci andrete insieme! Ora ti lascio! Ciao a dopo!>> Queste ultime parole di Viola mi lasciarono scandalizzata, ma in senso positivo! Non me lo sarei mai aspettata!



Verso le 8.30 scendo per far cena e dopo vado subito in camera a dormire.

Ad un tratto mi sveglio, guardo l’ora: le 10.00 di sera. <<Oddio ma è solo da 30 minuti che sto dormendo?>> mi chiedo. A sto punto cerco di riaddormentarmi. Mi sveglio con uno sbadiglio, guardo di nuovo l’ora: le 5.00 di mattina. Riposo l’orologio e per terra mi cade una lettera. La raccolgo e inizio a leggere:<<Ciao ascolta lo so che non te lo saresti mai aspettato da me, ma ti ho fatto un piccolo regalino! Ecco vedi questa lettera? Sì? Perfetto, ora appena finisci di leggerla guarda nel cassetto dove tieni i libri per la scuola! Spero che il mio regalino ti piaccia; fammi poi sapere! Baci la tua sorellina, che più tanto piccola non è!>>, finisco di leggerla e mi compare uno splendido sorriso sulle labbra! Mi alzo dal letto, apro il cassetto e trovo 2 biglietti! Sembrano due biglietti per un concerto. Inizio a tremare. Li prendo con la mano destra, torno nel letto, accendo la lucina. Li giro, inizio a leggere “Concerto di Katy Perry il 4\10\2015, allo stadio San Siro a Milano, ore 21.00 inizio. Apertura cancelli ore 15.30, artista spalla Rhianna che canterà alle 20.00.



I miei occhi stanno iniziando a brillare e piano piano stanno iniziando a lacrimarmi dalla gioia. Ed il bello è che potevo portare anche Ryan con me! “C’è solo un problema” penso “come faccio a dirglielo? Se non ho il coraggio neanche di guardarlo negli occhi, figurati di parlargli. E poi c’è Debby, un ostacolo impossibile da superare!” Appena smetto di pensare i miei occhi, che stavano piangendo di gioia, iniziarono a piangere, ma stavolta non più di gioia.

“Driiiiiinnnnn” <<Oh mio dio! Sono già le 7.00 di mattino, è meglio che mi sbrighi, se non voglio arrivare in ritardo come sempre!>> Mi alzo dal letto e con una velocità pari a una macchina in gara vado a vestirmi, mi lavo veloce i denti e come un fulmine arrivo alla fermata del bus. Aspetto 5, 10, 15 minuti e non vedo traccia di quel colore che ti acceca gli occhi. “Strano” penso; poi guardo l’orologio per assicurarmi che l’ora sia giusta: le 8 in punto. Strano, molto strano. Apro il diario per vedere che giorno è: martedì! <<Cavolo mi sono dimenticata che il martedì il bus non c’è, e poi oggi è pure San Valentino, chissà cosa faranno Ryan e Debby, comunque ora come faccio? Mia madre non c’è e a piedi ci metto quasi 30 minuti ad arrivare! E poi non posso saltare un giorno di scuola! Soprattutto oggi che mi devo fare avanti! Come faccio? Per una volta mi sa che devo fare un sacrificio!>> Mi metto lo zaino in spalle e comincio a correre! Corro per circa 15 minuti, poi mi fermo. Mi manca ossigeno; recupero e riinizio a correre. Dopo ancora lunghi 15 minuti finalmente arrivo a scuola, in ritardo di 12 minuti, ma ci arrivo.



Di corsa entro in classe, firmo il ritardo e mi vado a sedere vicino a Marco che mi chiede:<<Ehi Ely, perché sei arrivata in ritardo? Che ti è successo?>> <<Ho perso il bus>> rispondo io.

Entra finalmente la professoressa di arte che, siccome è mezza cieca, non si è accorta del mio ritardo.

Sta spiegando storia dell’arte ma io, più del solito, non sto ascoltando perché sono troppo occupata a guardare Ryan e Debby scambiarsi bacini da una parte all’altra della classe e divento subito tutta rossa. Finisce la prima ora, al suonare del cambio d’ora entra in classe il professore di musica. Iniziamo a suonare la chitarra e ricevo due o tre sgridate perché sono distratta.

Sta per finire l’ora…sono le 9.55; 5 minuti, 4, 3, 2… mi viene un fitta allo stomaco, ho il cuore in gola, 1…Driiiiiinnnnn!! Suona la campanella dell’intervallo. Usciamo fuori e racconto a Marco tutta la storia di ieri!

È giunta l’ora, devo andare a parlare con Ryan! Piano piano mi avvicino, ho il cuore a mille, gli vado vicino e con molto coraggio:<<Ciao Ryan probabilmente sai chi sono, o forse no. Comunque scusa se ti parlo solo ora, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo! Ti dico una cosa e tolgo il disturbo! Mi dici per favore qual è il tuo più grande sogno?>> <<Ciao, sì io ti conosco, sei quella ragazzina che ieri ha fatto una scenata a Debby! Comunque ecco…il mio più grande sogno è quello di andare a vedere Katy Perry in concerto…>> risponde lui un po’ titubante. Ora sì che ho rotto il ghiaccio! Tiro fuori i biglietti dalla tasca, glieli porgo e gli dico:<<Li vedi questi? Leggi ad alta voce per favore. È un piccolo pensierino per San Valentino! Lo so che non siamo fidanzati…però mi sembrava giusto!>> Ora sono molto calma, ma allo stesso tempo molto agitata, anche perché vedo Debby avvicinarsi sempre di più a me…inizio ad avere un po’ di paura, ma non ci penso perché sono troppo impegnata a vedere quelle splendide labbra carnose parlare con me! <<Concerto di Katy Perry, il 4\10\2015, allo stadio San Siro a Milano, ore 21.00 inizio. Apertura cancelli ore 15.30, artista spalla Rhianna che canterà alle 20.00.>> Legge. <<Oddio!>> risponde lui. È senza parole e ha tantissima voglia di abbracciarmi, lo vedo. <<Tu…tu…non è vero! Ma come hai fatto a sapere che era proprio questo che desideravo da una vita? È il più bel regalo del mondo! Grazie! Ovviamente ci andiamo insieme, perché ci sono due biglietti! Grazie davvero!>> Finisce la frase e non mi dà neanche il tempo di rispondermi che già mi sta abbracciando! Sto per svenire aiuto, non mi sembra vero! Ryan Wood mi sta abbracciando!



<<Elisa…Elisa!>> sento una voce femminile gridarmi nella testa e apro gli occhi. È mia madre. <<Ciao mamma! Ma che ore sono?>> domando <<Le 12.14 del mattino, è ora di pranzo, svegliati!>> <<Ma scusa non dovrei essere a scuola?>> <<Si, ma sei svenuta, non ricordi?>> Io l’unica cosa che ricordo è di aver parlato a Ryan e avergli detto dei biglietti e ricordo anche che mi ha abbracciato, il momento più bello della mia vita, ma non che sono svenuta!

Ad un certo punto mia madre esce dalla stanza stampandomi un bacio sulla fronte. Guardo la mia sveglia e leggo la data: 3\10\2015. Mi alzo veloce dal letto e grido a mia madre:<<Mamma, mi ha preparato la roba per partire vero? Tra poco devo partire con Ryan per andare a vedere Katy Perry, ricordi?>> Mia madre risponde:<<Certo è già tutto qua, scendi che c’è Ryan alla porta. Vi porta sua madre all’aeroporto.>> Scendo più veloce che posso le scale, mi metto la giacca ed esco con un trolley. Saluto la mia famiglia e salgo in macchina vicino a Ryan.


Dopo 10 minuti arriviamo in aeroporto, scendiamo dalla macchina, prendiamo le valigie, salutiamo i signori Wood e finalmente entriamo nell’aeroporto.

Dopo circa 30 minuti chiamano il nostro volo, facciamo veloce il check-in e ci imbarchiamo in tempo.

L’aereo parte e Ryan mi chiede:<<Ascolta… ma perché non mi hai mai parlato prima d’oggi?>> A questa domanda il cuore iniziò a battere a velocità pari a Valentino Rossi quando va in moto. <<Ecco…vuoi la verità?>>

<<Certo!>> non ci posso credere che gli sto per dire tutto <<Tu mi piaci…è dalla prima media che mi piaci, non ho mai avuto il coraggio di parlarti perché mi vergognavo. È per quello che ieri ho fatto la scenata a Debby! Lei e Marco erano gli unici a saperlo e Debby ha rovinato il mio sogno più grande!>> Lui fa una faccia stupita e mi chiede:<<Scusa, ma il tuo sogno più grande non è quello di andare a vedere Katy Perry in concerto?>> Sto iniziando a bollire: <<Ecco…no…quello è il secondo! Il primo è…>> <<E dai che aspetti dimmelo!>> ribatte lui arrabbiato. <<Okay! È quello di baciarti! Lo so che è un sogno stupido e privo di senso per voi! Ma per me è un sogno unico, speciale! Debby me l’ha rovinato e non potrei mai perdonarla per quello che ha fatto! Tu mi piaci un casino e mi basterebbe da parte tua anche solo un piccolo bacio sulla guancia…>>

A sentire queste parole si gira dall’altra parte, e inizia a pensare. Pensa per circa 10 minuti. Poi si gira, mi prende per mano, il mio cuore sta per esplodere, e mi dice:<<Ascolta! La vuoi sapere la verità? Eccola! Anche tu mi piaci dalla prima media e io ho avuto solo due ragazze. E non mi sono fidanzato con Debby perché mi piaceva, ma semplicemente per dimenticarti,perché pensavo di non avere speranze.>> dice lui con una risatina simile a quella di un opossum.

<<Sei un amore!>> <<No, tu lo sei!>> Si gira e mi stampa un bacio sulla bocca, che sembra durare 3 secondi, ma che in realtà è durato 5 minuti! I 5 minuti più belli della mia vita. E questa volta lo dico davvero: è bellissimo realizzare i propri sogni soprattutto se sono semplici.

<<Grazie per aver fatto realizzare il mio sogno! È…è…>> <<Che succede? Aiuto, ho bisogno d’aiuto!>>

Sento i polmoni restringersi, non riesco più a respirare. Faccio lunghi respiri profondi! Arriva un medico e l’ultima cosa che vidi furono i mei occhi incrociati con quelli di Ryan. Arrivati a Milano mi portarono all’ospedale, ma ormai non c’era più niente da fare! I miei occhi erano chiusi in un sonno profondo, un sonno che durerà in eterno, che però per me è meraviglioso!


Ricordo ancora le ultime parole di Ryan che piangendo mi disse: <<Ti amo!>>
Alice Antonucci 3°B     

Nessun commento:

Posta un commento