La mattina
seguente il re era fuori con Corin e quindi fu piú semplice partire. In viaggio
c'erano Oben, Nas e altre due guardie tutti e due maschi.
Tutti e quattro erano a cavallo, Oben era in sella al suo amato Lamanche, uno stallone grigio chiaro con i calzini bianchi, le due guardie erano in sella a due cavalli tutti e due neri come il carbone che, se Nas aveva capito bene, si chiamavano Kerio e Gun; e invece Nas cavalcava il suo adorato Kim, un grande stallone marrone scuro, che le aveva regalato suo padre tredici anni prima, proprio l'anno in cui morì.
Tutti e quattro erano a cavallo, Oben era in sella al suo amato Lamanche, uno stallone grigio chiaro con i calzini bianchi, le due guardie erano in sella a due cavalli tutti e due neri come il carbone che, se Nas aveva capito bene, si chiamavano Kerio e Gun; e invece Nas cavalcava il suo adorato Kim, un grande stallone marrone scuro, che le aveva regalato suo padre tredici anni prima, proprio l'anno in cui morì.
Cavalcando non
ci volle molto ad arrivare a metà strada, decisero di passare la notte in un
ostello, avevano prenotato delle camere, una per Nas e Oben e una per le
guardie. Nas quella sera era un po' stanca con forti dolori alla schiena a causa
di problemi femminili a voi ben noti, Oben le disse di stare tranquilla in
camera, lui doveva andare a parlare con Huan, un vecchio commerciante di
animali, che quella stessa sera era nell'ostello; Nas chiuse gli occhi ma la
voglia di sapere di cosa stesse parlando era troppo forte. La ragazza aveva mille pensieri per la
testa, quella notte: di cosa stavano parlando quei due? Poi guardò il soffitto e
vide un calendario fatto di pergamena e fili di lana, sorrise al pensiero che il
suo compleanno era tra due giorni, ma ritornò seria quando pensò che non avrebbe
potuto passarlo con Naxel e Corin.
La porta della
camera da letto si aprì, lei si girò dal lato opposto, facendo finta di dormire. Era
Oben che si tolse la maglietta, si mise un paio di pantaloni di tessuto, e si
tolse gli scarponi, poi in tutta calma e silenzio si sedette sul letto, si raggomitolò nelle
coperte e si addormentò. Nas era felice di non essere sola quella notte, e
pensando a cose felici cadde nel sonno.
La mattina seguente a risvegliarla fu un bacio sulla guancia: con calma
un po' insonne, Nas aprì gli occhi e vide Oben che le sorrideva. Tutti e due si
alzarono, si cambiarono e si diressero verso le stalle.
Dall'interno della stalla, a fianco di quello di Kim, si
sentiva un mugolio, Nas si avvicinò e rimase colpita da cosa vide: era un
cucciolo, un piccolissimo cucciolo. Oben si avvicinò a Nas che moriva dalla
voglia di toccare il cucciolo:<<Sorpresa Nas>>. Lei si bloccò, girò
la testa verso di lui e gli si gettò al collo e iniziò a dargli bacetti sulle
guance, poi aprì la stalla e il cucciolo le saltò in braccio.
Era una femmina
di colore marrone; sembrava la corteccia di un albero, aveva gli occhi verdi
come l'erba piena di rugiada la mattina, e proprio per questo gli occhi di Nas
diventarono verdi con riflessi marroni.
Oben quando Nas
cambiava colore degli occhi rimaneva colpito, ormai c'era più che abituato, ma
ogni volta che lo faceva per lui era meraviglioso. Nas si girò verso
Oben:<<La chiamerò Země (terra)>>, disse con un sorriso che fece emozionare Oben.