Boromir uscì dal castello insieme a John e Lyra per recarsi
alla prima lezione di cura delle creature magiche. Eldon attendeva gli allievi
sulla soglia della capanna; sembrava impaziente di incominciare. Eldon gridava
ai ragazzi di muoversi perché aveva una cosa speciale per loro.
Quando arrivarono tutti li condusse a un recinto, e disse che
servivano delle creature magiche e andò nella foresta a prenderle. Dopo un
attimo arrivò con una dozzina di creature, le più bizzarre che Boromir aveva
mai visto e trotterellavano verso di loro.
Avevano i corpi grossi, le zampe posteriori grandi e quelle
anteriori piccole; avevano anche una coda di cavallo, le ali e la testa da aquile giganti, becchi
appuntiti e grandi occhi di un arancione
squillante. Ciascuna delle bestie portava un collare fissato a una lunga catena,
e tutte le estremità dei ceppi erano strette nelle mani di Eldon.
Tutti fecero un passo indietro perché erano molto spaventati
da quelle creature. Eldon spiegò a tutti che erano creature facili da offendere
e di lasciarli fare la prima mossa senza toccarli perché quegli artigli che
hanno fanno male. Boromir si avvicinò a una delle creature, allora Eldon slegò
la catena e sfilò il collare di cuoio.
Boromir si avvicinò e fece l’inchino alla creatura, che
continuava a fissarlo, altezzosa, ma poi all’improvviso piegò le ginocchia
squamose e abbassò il capo facendo un inchino. John e Lyra fecero un grande
applauso e Eldon gli disse di salire in groppa. La creatura spalancò le ali
lunghe più di tre metri e si alzò in volo e tutti rimasero a bocca aperta.
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