C’era una volta una ragazza
di nome Leila. Lei era una ragazza povera, che a soli sette anni aveva perso i
genitori in una guerra in Bosnia, dove abitava
in una casetta di legno.
Ogni mattina Leila
andava a scuola come tutti gli altri
ragazzi. Compiuti 18 anni iniziò a cercarsi una casa e si trovò un lavoro come
segretaria. Un giorno era al lavoro e il capo si arrabbiò con lei perchè aveva
sbagliato a fare un documento che poteva mettere a rischio i suoi affari e così
la licenziò; Leila tornò a casa tutta demoralizzata e come se non bastasse
trovò la sua casa in fiamme.
I vicini chiamarono i
pompieri che le dissero che la causa dell’incendio era un corto circuito. Lei
era disperata, ma per sua fortuna passava di lì un ragazzo molto gentile che le
propose di restare a dormire da lui finché la casa non si fosse sistemata; lei
accettò con molto entusiasmo. Arrivati a casa sua, Leila nota che era ricco,
che la sua casa era piena d’oro ed era molto accogliente. Il ragazzo arrivato
in salotto si presentò a Leila prima di accompagnarla nella sua futura stanza.
La camera era bellissima anche se un po’ strana, però piano piano si abituò. Ma
il giorno successivo...
Leila stava esplorando la
nuova casa quando ad un tratto entrò in una stanza sospetta: quella era la
stanza privata del ragazzo, ed era piena di pozioni magiche, pentoloni, libri
di magia, bacchette e mantelli.
<< E’ un mago!!>>, esclamò la
ragazza.
Guardò attentamente la
stanza e notò che c’era una grandissima tenda. Ci sbirciò dentro e vide un
salone dove c’erano dei mobili enormi tutti a misura di gigante, osservò ancora
meglio e notò che in fondo c’era un essere enorme che cucinava. Lei con molto
coraggio si avvicinò e gli disse:
<<Ciao io sono Leila
e tu??>>
E il gigante rispose:
<<Ciao io sono Bik>> e iniziarono a parlare.
Il ragazzo che si chiamava
Tom entrò nella stanza di Leila, non la trovò e cominciò a cercarla per tutta
la casa, entrò nella stanza del gigante e vide Leila che ci parlava e si stupì perché
nessuno a parte lui era mai riuscito a parlargli. Passarono mesi e forse anni e
il ragazzo più vedeva Leila e più si innamorava. Un giorno lui chiese alla
ragazza se lo voleva sposare e la ragazza, tutta contenta, gli disse di sì, e
chiese pure se si potevano sposare domani stesso e lui: << Sì io ti
amo>>. E alla fine il testimone fu il gigante Bik, che all’apparenza
faceva paura a tutti, ma poi si capisce che anche lui era buono, era
esattamente la fotocopia del padrone.
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