Dopo una lunga
guerra, sbarca sulle coste della Sicilia Diana, una fantastica ragazza
francese.
Lei ha vissuto
un’avventura bruttissima, proprio per questo è venuta in Italia. I genitori
hanno scoperto che c’era una specie di ESTATE RAGAZZI ed era la cosa più giusta
in quel momento, anche per distrarla un po’.
Dopo essersi
informati l’hanno iscritta, e il giorno dopo doveva recarsi all’oratorio
RECOSUM perché era il primo giorno di “estate ragazzi”. Diana era preoccupata
perché non sapeva dove era l’oratorio, allora dopo aver guardato la cartina,
comprese che doveva salire al “Pianeta dei Giganti” e così arrivava alla stella
chiamata Crotilandia, dove vivevano i
Croliti.
All’alba si recò a
Crotilandia, che era un chilometro da casa sua; agitata, si sedette e dopo aver
ballato con un gruppo di amici, si divisero in gruppi; lei era nel gruppo degli
Svirgolati ed erano in sei, erano tutte femmine. Appena divise in gruppi fecero
subito amicizia e gli animatori avevano organizzato una caccia al tesoro e
dovevano solo stare nei dintorni dell’oratorio; ma loro incuriosite da un
animaletto si allontanarono e improvvisamente caddero in una buca.
Arrivò una fatina
che disse che era il Cerchio delle Amicizie e loro preoccupate dissero: “Ma
dove siamo? Nel Cerchio delle Amicizie? Chi l’ha mai sentito? Ho paura! Che
cosa significa questo?”
“No, non
preoccupatevi, questa è una cosa positiva, questo vuol dire che voi siete
amiche per la pelle e se volete uscire di qua, dovete sconfiggere Mogol, che è
il re di questo mondo, ed è un drago
piccolo ma pestifero, se no rimarrete intrappolate qui.”
“Ok, ma cosa si fa
in questo buio e brutto posto?”
“Prima di tutto ci
presentiamo e poi dobbiamo scappare dall’esercito che se ci vede ci catturerà
con una ragnatela e ci poterà da Mogol.”
Diana, Rebecca,
Nied, Sara, Jo e Beth si presentarono alla fatina e poi scapparono nel mondo
delle Fate, perché quel posto si divideva
a mondi, cioè c’era il mondo del Re dove c’era il Re , il mondo delle
Fate, quello delle streghe…
Preoccupata Sara
disse : “Voglio sconfiggere il Re così me ne vado da questo orribile posto.”
“Se proprio vuoi
andiamo dal Re, affronta alcune difficilissime prove, che puoi tentare una sola
volta, poi se non riesci a passarle resterai in questa buca per sempre.”
“E quindi ?”
“E quindi andiamo
nel mondo delle palestre e ci alleniamo,va bene?”
“Ok, ma poi usciamo
da qui perché io voglio andare dai mie
genitori.”
“Ok allora
sbrighiamoci, seguitemi!”
Dopo un po’
trovarono la palestra e cominciarono ad allenarsi; facevano di tutto:
staffette, ostacoli, salto in lungo e pure la Carolondida, che era una specie
di nascondino,…,di tutto e di più perché Mogol poteva chiedere qualsiasi cosa.
“Ehi!!! Pronte?”
“Sì siamo pronte,
che fatica! Ma dobbiamo proprio presentarci adesso da Mogol?” disse Nied con
una voce molto stanca.
“No, tranquille,
adesso andiamo a dormire in una stanza buia, ed è vicino a quella del Re,
quindi facciamo silenzio e poi domani andiamo dal Re per combattere. Buonanotte!”
“Buonanotte!”
All’alba si svegliarono ed erano tutte entusiaste
di andare a casa. Esse si recarono da Mogol e… “Ma insomma chi siete?????
Intrusi??”
“Benissimo non vi
farò mai uscire HAHAHAHAHA!!!! Quanto mi piace essere cattivo!!”
“No, no ci
comporteremo bene.”
“Sara non parlare,
il Re potrebbe prendere provvedimenti bruttissimi e non te lo consiglio!”
“Benissimo, ho
deciso, adesso faremo le quattro prove e chi le sbaglierà resterà qui per il
resto della sua vita HAHAHAHA!!”
Dopo che tutte hanno
svolto le prove, il Re, rimasto deluso perché erano le uniche ad aver passato
tutte le prove richieste con una velocità impossibile da battere, se ne andò
senza dire una parola e le ragazze dopo aver salutato felicemente quel
bruttissimo posto scapparono e si recarono all’oratorio.
Arrivate là, non
c’era più nessuno perché gli animatori nonostante tutto non si erano accorti di
aver perso 6 ragazze, allora si recarono a casa, e con felicità salutarono i
genitori che erano molto preoccupati.
Dopo una lunga
sgridata dissero che non si allontanavano più.
Il giorno dopo
fecero un’altra caccia al tesoro, ma andò decisamente meglio.
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