sabato 16 novembre 2013

L'amore di Priscilla

In un castello in mezzo al regno, abitava la bellissima fata Priscilla, unica figlia del potente Re delle Fate Alessio, uomo giusto, ormai anziano e vedovo da molto tempo.
Nessun elfo, bello o brutto, ricco o povero era riuscito a sfiorare il cuore della Fata . Si racconta che lei fosse fatta di ghiaccio e che nessun fuoco avesse realmente riscaldato il suo cuore.

I suoi occhi erano due laghi blu, ma freddi, sembravano due pezzetti di vetro, era snella e molto alta. Una cascata di riccioli d’oro incorniciavano il suo viso bellissimo. Priscilla era viziata, capricciosa, bizzarra, vanitosa e solare.
Ogni mattina, appena alzata, andava alla finestra della sua camera, e benché, fuori, la temperatura fosse molto fredda, la spalancava, anche se era ancora con gli abiti della notte, e la povera Betty, che doveva accudirla, la implorava ogni volta di chiuderla, per evitare malanni. Lei, incurante, stava davanti a quella finestra, vestita di soli veli, ad aspettare Lui, il suo vero principe azzurro .
Il padre (d'accordo già da tempo con l’elfo duca di Cristallopoli) aveva deciso di dare sua figlia in sposa al ricchissimo Robert , figlio del Duca . Robert era perdutamente innamorato di Priscilla ma lei non ricambiava affatto, anzi sperava di incontrare qualcuno che le potesse piacere e che il padre accettasse.
Il giorno delle provviste venne a palazzo un mercante a cavallo, era alto, biondo e con degli occhi così azzurri che ci si perdeva dentro , si chiamava George. Priscilla si affacciò alla finestra come sempre e quando lo vide se ne innamorò perdutamente. Era il perfetto elfo solo che c’è un problema.. pensò Priscilla fra sé e sé, il padre non sarebbe sicuramente stato d’ accordo a dare la figlia del Re in sposa a un misero mercante.

La fata Priscilla i giorni seguenti non riusciva a togliersi dalla mente il povero mercante, ogni mattina si affacciava alla finestra con la speranza di rivederlo.
Un giorno come tutti gli altri in cui c’era un bellissimo sole e il colore dei fiori del castello sembrava meraviglioso, la fata decise di uscire a fare una passeggiata, e così tutta allegra se ne andò svolacchiando in giro per il castello. Diversamente dagli altri giorni, attirò l’ attenzione di qualcuno: era il mercante George che era tornato a portare le provviste; nel vedere la fata rimase abbagliato dalla sua bellezza: i suoi occhi non sembravano più di ghiaccio ma improvvisamente sembravano sciogliersi. George non aveva mai visto niente di più bello.
Ci mise un po’… ma prese coraggio, si avvicinò e le disse:
<<Buon giorno maestà>>, lei stupita si girò e gli rispose. << Buon giorno umile mercante, come mai da queste parti?>>, e così cominciarono a parlare e a conoscersi e si accorsero che più si conoscevano più si piacevano. Il mercante da quel giorno tornò più spesso, e giorno dopo giorno arrivò il momento in cui il mercante George si dichiarò. Priscilla amava tanto George ma prima di accettare ci pensò su: se il padre l’avesse scoperto le avrebbe impedito di vedere George e si sarebbe arrabbiato nel sapere che non voleva stare con Robert che era molto più ricco. Infine accettò ma si promisero che non lo doveva sapere nessuno.
Un giorno Robert decise di fare una sorpresa a Priscilla e quindi di andare a trovarla; arrivato al castello scoprì dell’inganno, si infuriò con Priscilla, rimandò George con un incantesimo al mercato e corse subito dal Re Alessio a raccontargli tutto l’accaduto.
Il Re all’inizio si infuriò tantissimo ma poi ci pensò su un attimo…
Se sua figlia avesse sposato Robert avrebbe ereditato soldi e terreno, mentre se avesse sposato George avrebbe guadagnato vie commerciali e provviste a sufficienza. Insomma gli convenivano entrambi.
Allora il Re decise che chi dei due avesse portato per primo a castello il rarissimo fiore di cristallo avrebbe avuto la mano di sua figlia.
Allora il mattino seguente con la mappa e un cavallo a disposizione i due ragazzi partirono alla ricerca del fiore di cristallo che si trovava in cima al monte più alto del regno.
Robert, molto furbo, ebbe un'idea che consisteva nel far fare tutto il lavoro sporco a George e una volta che avesse preso il fiore e si fosse avvicinato al castello, lo avrebbe attaccato e gli avrebbe sfilato il fiore e lo avrebbe portato al Re facendo passare quel gesto per suo.
Quindi per i due giorni seguenti Robert si riposò.
Nel frattempo in giro per il regno George cercava di prendere il fiore…
Per prendere il fiore che era in cima alla montagna doveva prendere la fune magica che si trovava dall'altra parte del regno. Una volta giunto lì, il proprietario della fune gli disse che in cambio della fune voleva un favore: voleva un anello preziosissimo che aveva perso in una battaglia e che ora possedeva l’elfo saggio del regno. Quindi George si recò dall'elfo saggio che gli disse che l’anello lo aveva regalato ai giganti delle montagne verdi. Allora pensò che per sconfiggere i giganti e prendere l’anello doveva combattere e quindi aveva bisogno di una spada e quindi dovette andare a estrarre la spada più potente del regno che era conficcata in una roccia. George ci andò e con un incantesimo estrasse la spada. Ma la spada era collegata ad un meccanismo che lo portò in una trappola: una caverna di ladri. George con la spada riuscì a sconfiggerli tutti e poi uscì, si diresse di corsa alle montagne verdi dai giganti, si mise a combattere per la sua principessa fino all'ultimo sangue e grazie all’amore che aveva per lei e al potere degli elfi riuscì a sconfiggerli e apprendere l’anello. Quindi lo riportò al proprietario della fune che gliela diede e così riuscì a scalare la montagna e a prendere il fiore.
Sulla strada del ritorno (senza alcun sospetto del piano di Robert) George se ne andò tutto contento al castello, ma sulla strada incontrò Robert che cercava in tutti i modi di rubargli il fiore. Si misero a fare un duello di magia. Robert stava quasi per far cadere da cavallo l’elfo George. Ormai George era ferito, era per terra pieno di graffi e di tagli. Ma gli rimase la forza di fare un fischio, quello giusto; in un battibaleno saltò fuori dal cespuglio il migliore amico di George: l’ elfo mercante Luca. Egli con un colpo di magia guarì George e insieme con i loro poteri riuscirono a sconfiggere Robert, si ripresero il fiore e ritornarono al castello.
Arrivati al castello il re fu di parola e diede a George la mano di Priscilla. Il giorno dopo al castello ci furono grandi festeggiamenti, le nozze della fata Priscilla e dell'elfo George, fu un gran bel matrimonio, tutto il regno festeggiò. Dopo due anni Priscilla e George divennero genitori di un piccolo maschietto e lo chiamarono Luca come l’ amico di George che lo aiutò a portare il fiore a Priscilla e a sconfiggere Robert e vissero tutti per sempre felici e contenti.

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