Il nome del titolo si
riferisce ad una creatura malvagia e misteriosa che rapisce le sue vittime incutendogli
paura e facendole terrorizzare a morte.
Era una notte cupa e senza
luna; ero ancora single a quell’epoca, e come al solito dormivo da solo;
l’unico che mi faceva compagnia era il mio cagnolino Teddy.
Una sera del 1972 sentii un
rumore che proveniva dal giardino. Era un ululato del mio cane Teddy. Uscii di
corsa per andare a vedere che cos’era successo. Vidi il mio cane SGOZZATO.
Mi misi subito a piangere
perché era l’unica creatura che mi teneva compagnia.
Mentre mi guardavo intorno
urlando: “C’è qualcuno?” lo vidi chiaramente.
Era qualcosa di strano, non
so cosa dire; di sicuro non era umano.
Quella cosa non la smetteva
di guardarmi.
Andai subito in casa a
prendere una torcia ma non la trovavo.
Mi girai per aprire la porta
e……… Era davanti a me.
Con le sue mani giganti cercò
di prendermi ma io riuscii a scappare.
Allora presi una viuzza che
andava alla mia cantina. Cercavo il mio fucile da caccia ma non lo trovavo…… Ma
era in fondo al corridoio poggiato a terra.
Mi misi a correre per fare
più veloce che mai ma…… Ma una specie di tentacolo lo afferrò.
Mi girai per scappare ma lui
era sempre dietro di me.
Mentre cercavo di correre
pensai: “Ma quella figura non ha la faccia, come faceva a guardarmi e a sapere
le mie mosse?”
Presi il mio cellulare dalla
mia tasca per chiamare la polizia ma… Il mio cellulare faceva delle interferenze
e mentre chiamavo si sentivano dei versi che provenivano dal microfono del
telefono.
Ad un certo punto sullo schermo
del mio cellulare comparve la sua foto con la testa del mio cane tra le sue
mani.
C’era anche un messaggio con
scritto… I GIOCHI SONO FINITI.
Mentre leggevo l’ultima
parola sentii una mano che mi toccava la spalla e…
Era la sua mano gelida e
pallida che mi stringeva.
Quando mi alzai non lo vidi
più ma avevo la spalla tutta viola e insanguinata e che mi faceva un male
indescrivibile.
Cercai di correre
all’ospedale più vicino che distava 2Km da casa mia.
Quando arrivai tolsi la mano
dalla mia ferita e feci un gran urlo tremendo.
Il personale mi venne incontro
correndo ed a quel punto svenni.
Quando mi svegliai mi trovai
su una barella con la spalla ingessata.
Ma quando cercai di
riaddormentarmi sentii un rumore che proveniva dal corridoio.
Quel rumore mi era familiare;
era lo stesso rumore dei passi di quell’essere mostruoso ed infatti……. SI
SPALANCO’ LA PORTA !!!!!!!!!!
Quell’essere era davanti a me
e mi veniva incontro a passi da gigante e mi buttò giù dalla barella con un suo
tentacolo facendomi cadere e provocando un rumore fortissimo.
A quel punto mi credetti
spacciato ma…. Scomparve di colpo.
Dal quel giorno io non esco
più di casa ma adesso per fortuna vivo con la mia ragazza Giulia ed un altro
cane che questa volta è da guardia, e so che quell’essere avrà capito che con
me non si scherza.
Questa era la mia testimonianza.
Aspettate, hanno bussato, deve essere mia madre. è lo SLENDERMAN!!!!!!!!!!!!! AIUTOOOOOOOO AHHHHHHHHH AIUTO
AHHHHHHHHH AHHHHHHH AHHHHH!!!!!!!!!!!!!
AUTORI: ANDREA ZUCCALA’ E GIORGIO GAI.
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