Erano
le 7 del mattino e come sempre la sveglia suonò, e mi dovetti alzare, ero stra-stanca
gli occhi mi si chiudevano, avevo proprio fatto male a fare tardi ieri sera, ma
presi coraggio e andai a gettarmi una manata d’ acqua in faccia, ma come al solito mio fratello Jake era
chiuso in bagno da almeno mezz'ora a fare chissà che cosa, dopo che con fatica
liberò il bagno feci la doccia e mi preparai per un’altra noiosissima giornata
di scuola. Fatto colazione finalmente ero pronta, fuori c’era già papà che mi
aspettava in macchina.
Era lunedì, il giorno che più odiavo in assoluto, l’ unica cosa bella era che a scuola avevo due amiche stupende con cui mi divertivo un sacco e il mio migliore amico (di cui ero segretamente innamorata) che mi dava un motivo in più per venire a scuola, ma... Dai basta parlare della mia vita privata ho già detto fin troppo, ah ancora una cosa, mi chiamo Jenna.
La giornata di scuola passò in fretta e quando arrivai a casa non potei entrarci, era tutta circondata da bande bianche e rosse e da cartelli per terra con i numeri come avevo visto solo nei telegiornali dopo gli omicidi, ero molto confusa e spaventata non capivo cosa fosse successo, nessuno mi diceva niente, la casa era tempestata di uomini in divise igieniche tutti con guanti e mascherine come fossero della scientifica, macchine di carabinieri con carabinieri che parlavano con le ricetrasmittenti e che parlavano di un “delitto”, ambulanza, dottori, insomma un caos assurdo e io non capivo più nulla di quello che stava succedendo.
Ad un certo punto vedo uscire fuori mio padre che abbraccia mia madre in lacrime e gli chiesi cosa fosse successo.
Era lunedì, il giorno che più odiavo in assoluto, l’ unica cosa bella era che a scuola avevo due amiche stupende con cui mi divertivo un sacco e il mio migliore amico (di cui ero segretamente innamorata) che mi dava un motivo in più per venire a scuola, ma... Dai basta parlare della mia vita privata ho già detto fin troppo, ah ancora una cosa, mi chiamo Jenna.
La giornata di scuola passò in fretta e quando arrivai a casa non potei entrarci, era tutta circondata da bande bianche e rosse e da cartelli per terra con i numeri come avevo visto solo nei telegiornali dopo gli omicidi, ero molto confusa e spaventata non capivo cosa fosse successo, nessuno mi diceva niente, la casa era tempestata di uomini in divise igieniche tutti con guanti e mascherine come fossero della scientifica, macchine di carabinieri con carabinieri che parlavano con le ricetrasmittenti e che parlavano di un “delitto”, ambulanza, dottori, insomma un caos assurdo e io non capivo più nulla di quello che stava succedendo.
Ad un certo punto vedo uscire fuori mio padre che abbraccia mia madre in lacrime e gli chiesi cosa fosse successo.
Mi
dissero che a casa c'era stata una rapina e che Jake era in casa e lo avevano
ucciso.
Io scoppiai a piangere, per quanto ci litigassi sempre, lo odiassimo, ci picchiassimo sempre, era sempre il mio “dolce” fratellone , ora pensare di stare senza di lui è veramente una cosa dura, mi mancherà.
Io scoppiai a piangere, per quanto ci litigassi sempre, lo odiassimo, ci picchiassimo sempre, era sempre il mio “dolce” fratellone , ora pensare di stare senza di lui è veramente una cosa dura, mi mancherà.
Okay
ora torniamo alla realtà, tutto questo trambusto durò fino a notte fonda,
ricavarono tutte le prove che trovarono e ci dissero che ora non c'era niente
da fare se non aspettare i risultati delle analisi, e che non avremmo potuto
avere il corpo perché serviva per le indagini, insomma non sapevamo che fare.
La notizia travolgeva tutti, per fortuna l’ intero paese e la famiglia ci erano
accanto.
Però
la nostra vita venne completamente travolta, i telegiornali non facevano che
parlare di quello, interviste ovunque, serate fino a tardi in procura insomma
questo omicidio provocava un gran parlare.
Durante
una notte sentii un rumore strano, mi terrorizzai all’ istante, temevo che
fossero di nuovo i ladri e che sta volta avrebbero preso di mira me, ero
terrorizzata nonostante i miei 15 anni andai a rifugiarmi nel lettone dei miei
genitori che invece dissero di non aver sentito nulla e mi spedirono a letto,
eh sì dopo la morte di Jake erano diventati più freddi e distaccati che mai,
non parlavano più di tanto, erano sempre con il broncio e mi trattavano male,
capisco che sono in lutto tutti lo siamo anche io ma così mi stavano facendo
sentire una merda insignificante, l’ultima rimasta. Comunque torniamo al punto
, il rumore, quel benedetto rumore che solo io sentivo, ma com'era possibile
che gli altri no? Era come se qualcuno bussasse ripetutamente alla mia porta,
ma cercavo di convincermi e di ripetermi che era solo un’illusione che i fantasmi
non esistono che è tutto frutto della mia fantasia , ma non riuscivo, questo
rumore si ripeteva e poi ad un tratto rallentò fino a smettere, tirai un
sospiro di sollievo e provai a chiudere gli occhi per riaddormentarmi e sentii
una risata malefica:<muahahahahah farai la stessa fine di tuo fratello io
sterminerò voi e tutta la vostra stirpe, io vi odio e vi maledico famiglia
Dorfman>>; a quel punto ero davvero terrorizzata piantai un urlo
fortissimo svegliando così i miei
genitori, che mi presero per pazza, e mi dissero subito di andare a dormire,
ero triste spaventata e incavolata perché nessuno mi credeva, sentivo
un’agitazione mai provata, avevo le palpitazioni e il cuore batteva fortissimo
mi sentivo il petto esplodere, non capivo cosa accadeva, ma era come se lo
spirito di un defunto ci perseguitasse e c’entrasse qualcosa con la morte di
mio fratello.
Durante uno degli interrogatori lo dissi ma mi risero subito tutti in faccia, mi sentivo stupida quindi lasciai perdere. Le indagini proseguivano, non si sapeva ancora molto si sapeva solo che era successo tra le 10 e le 11 del mattino e che i ladri erano 4 uomini che dal fisico si collocano tra i trenta e i quaranta anni, abbiamo queste poche informazioni a causa delle telecamere del vicino ma non si capisce chi siano dato che erano tutti bendati e irriconoscibili, i dubbi ora si devono al fatto che è stranissimo che nessuno abbia visto nulla, visto che era giorno pieno, ma per ora nessun testimone è presente, si è trovata una traccia di DNA ma corrisponde ad un uomo di 39 anni che faceva il donatore di sangue che però è morto 4 anni fa per un cancro quindi si riparte da zero, la casa è sempre tempestata di gente, le persone vanno e vengono non c'è tregua mai. Le giornate passano la mia famiglia ed io siamo sempre più freddi e tristi, in casa non c'è più l’ atmosfera di prima, anche a scuola mi trattano come una povera senza tetto, è vero che mi avevano derubato mezza casa portandosi via ogni genere di cosa dai computer ai tablet ai gioielli di mamma ai piatti di porcellana e persino il lampadario di cristallo, ma il tetto ce l’ avevo comunque, ora penserete che con il tablet e i computer riusciremo a rintracciare i colpevoli ma i ladri sono troppo furbi e ripristinano completamente tutto. Il caso era molto complicato.
Le sere in famiglia erano una tristezza a tavola non si sentiva alcun altro rumore che le posate sbattere sul piatto, non facevamo più feste né uscite era una vita monotona senza senso e non mi piaceva perché si pensava solo a quello e quindi si metteva tutti i giorni il dito nella piaga.
Il problema più grave per me era che ogni notte questo spirito mi tormentava, ogni notte mi diceva la stessa frase, io non capivo perché ce l’avesse così tanto con la mia famiglia, cosa mai gli avessimo fatto di così male che ci tormentava così.
Durante uno degli interrogatori lo dissi ma mi risero subito tutti in faccia, mi sentivo stupida quindi lasciai perdere. Le indagini proseguivano, non si sapeva ancora molto si sapeva solo che era successo tra le 10 e le 11 del mattino e che i ladri erano 4 uomini che dal fisico si collocano tra i trenta e i quaranta anni, abbiamo queste poche informazioni a causa delle telecamere del vicino ma non si capisce chi siano dato che erano tutti bendati e irriconoscibili, i dubbi ora si devono al fatto che è stranissimo che nessuno abbia visto nulla, visto che era giorno pieno, ma per ora nessun testimone è presente, si è trovata una traccia di DNA ma corrisponde ad un uomo di 39 anni che faceva il donatore di sangue che però è morto 4 anni fa per un cancro quindi si riparte da zero, la casa è sempre tempestata di gente, le persone vanno e vengono non c'è tregua mai. Le giornate passano la mia famiglia ed io siamo sempre più freddi e tristi, in casa non c'è più l’ atmosfera di prima, anche a scuola mi trattano come una povera senza tetto, è vero che mi avevano derubato mezza casa portandosi via ogni genere di cosa dai computer ai tablet ai gioielli di mamma ai piatti di porcellana e persino il lampadario di cristallo, ma il tetto ce l’ avevo comunque, ora penserete che con il tablet e i computer riusciremo a rintracciare i colpevoli ma i ladri sono troppo furbi e ripristinano completamente tutto. Il caso era molto complicato.
Le sere in famiglia erano una tristezza a tavola non si sentiva alcun altro rumore che le posate sbattere sul piatto, non facevamo più feste né uscite era una vita monotona senza senso e non mi piaceva perché si pensava solo a quello e quindi si metteva tutti i giorni il dito nella piaga.
Il problema più grave per me era che ogni notte questo spirito mi tormentava, ogni notte mi diceva la stessa frase, io non capivo perché ce l’avesse così tanto con la mia famiglia, cosa mai gli avessimo fatto di così male che ci tormentava così.
Le
indagini stavano proseguendo le novità stavano arrivando, si cominciava a
trovare un altro DNA compatibile con il figlio di quello defunto a cui si
credeva appartenere il DNA di prima, quello fu arrestato e dopo un po’ di tempo
si decise a confessare chi fossero i suoi complici furono tutti arrestati.
Infine
io non riuscivo a capire perché ogni notte quello spirito mi tempestava ma dopo
un po’ smise.
Infine riavemmo il corpo di mio fratello e riuscimmo a fare un funerale bellissimo, parteciparono un sacco di persone e gli organizzammo veramente un funerale da sogno con palloncini bianchi e di tutto e di più era veramente amato, tutti i suoi amici parteciparono e il suo ricordo resterà sempre nei cuori di tutti.
Cristina UrsacheInfine riavemmo il corpo di mio fratello e riuscimmo a fare un funerale bellissimo, parteciparono un sacco di persone e gli organizzammo veramente un funerale da sogno con palloncini bianchi e di tutto e di più era veramente amato, tutti i suoi amici parteciparono e il suo ricordo resterà sempre nei cuori di tutti.
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