sabato 28 febbraio 2015

La porta mai chiusa (Andrea Zuccalà)


La mia storia è un fatto avvenuto nella realtà, non vi racconterò niente di non vero ma sarò sincero…molto sincero. Allora iniziò così: Era una fredda giornata di gennaio, e come al solito ero vicino al fuoco a riscaldarmi e a sghiacciarmi le mani dal gelo, quando ricevetti una telefonata da un numero privato, a voce sembrava uno di quei maniaci che si vedono solitamente nei film dell’orrore. Comunque, questa voce mi disse  “So che come al solito sei davanti al focolare, immagino che faccia tanto freddo, ma torniamo a noi, so che sei un DETECTIVE, e so anche che sei abbastanza famoso”
“Chi sei!! Dimmelo subito!” dissi. “Hahahaha mi fai solo scoppiare dalle risate!! Allora so che sei dalle parti di Little Italy, e che hai un negozietto di roba scadente…” “Allora se non mi dici chi sei io..” improvvisamente attaccò. Avevo l’ansia, affanno e terrore per quella chiamata, cioè non sapevo che cavolo voleva quell’uomo, perché avesse chiamato. Passarono 33 minuti da quella strana “chiacchierata”, e tutto d’un tratto la porta di casa si aprì, ma non del tutto, insomma era socchiusa. Andai a vedere chi fosse e c’era una persona girata di spalle. Gli toccai la spalla e lo voltai verso di me…Era una cavolo di manichino, ma che nella tasca retro del pantalone teneva un registratore di quelli portatili-tascabili, e un foglietto con scritto di andare su un sito chiamato “LA PORTA MAI CHIUSA”. La mattina seguente, mi alzai e come al solito misi il mio accappatoio e pantofole morbide blu e uscii per andare a vedere che cosa era arrivato di posta stamani. Aprii la cassetta postale e vidi dentro il solito giornale della stampa e una bolletta dell’acqua da pagare; ma in fondo appiccicata sulla base della cassetta. Intravidi un biglietto, ma era la stessa calligrafia del biglietto del sito! C’era qualcosa di inquietante in tutto ciò. Entrai nuovamente in casa, accesi il fuoco,  mi sedetti sulla mia poltrona nera, presi un bel caffè, presi il mio computer portatile e guardai nel sito internet. Iniziai a digitare le lette della tastiera e a scrivere la frase WWW.LA PORTA MAI CHIUSA.COM. Sullo schermo vidi una frase con scritto di cliccarci sopra. Cliccai. Mi aprì una nuova finestra, ma questa volta c’era un audio che diceva che se non facevo una determinata cosa, sarebbe venuto fino a casa mia e mi avrebbe fatto una cosa terribile. Preso dal panico, spensi il computer, chiusa immediatamente il monitor e mi sedetti nella mia poltrona a riflettere… Chi poteva essere stato? Come faceva a conoscermi? La mattina seguente mi alzai, ma scordandomi di controllare il sito nello stesso Aprile fui ferito gravemente con dodici pugnalate. La polizia non scoprì mai il colpevole, ma so che si aggira ancora in questa maledetta città.

 

Nessun commento:

Posta un commento