lunedì 23 febbraio 2015

Una storia finita per colpa di un labirinto... (Alice Antonucci)


Una storia finita per colpa di un labirinto…

Una coppia di ragazzini si è avventurata in una casa abbandonata di un signore, Mauro, che si è impiccato 4 anni fa e vicino ad essa c’è un labirinto che aveva costruito Mauro con le sue mani…

Lola: Harry ma dove sei finito? Non ti trovo più L

Martina: Ma cosa è successo Lola?

Lola: Niente lascia stare…

Martina: Dai ti prego, lo sai che sono curiosa L

Harry: Lola non so bene dove mi trovo…sono agitato e non riesco a pensare scusami…invece tu dove ti trovi?

Lola: Io sono in mezzo a un mucchio di cespugli…e davanti a me si sta formando un sacco di nebbia; ma non capisco il perché!

Martina: Vabbè ho capito…esco dal gruppo visto che non mi rispondete neanche L

Martina è uscita dal gruppo

Lola: Harry Marty è uscita dal gruppo…andiamo in chat privata?

Harry: No vabbè dai stiamo qua tanto non legge nessuno oltre a noi. J

Lola: si hai ragione ;)

Harry: Non avremo mai dovuto metterci in sto pasticcio…e ora come facciamo? Mia mamma oggi cucinava i biscotti e io voglio uscire per mangiarli…

Lola: È questa l’unica cosa che ti viene in mente di dire? Non pensi a me? Alla nostra storia? E se non troviamo la via d’uscita? Come facciamo?

Harry: Hai ragione scusa mi sono fatto prendere dal panico. Comunque riesci a capire dove siamo? Perché io non vedo altro che un sacco di cespugli davanti a me e basta.

Lola: Già. Neanche io riesco a capire dove mi trovo; davanti a me c’è una fitta nebbia e vedo qualcosa in lontananza.

Harry: Prova ad andare avanti verso quella cosa lì, magari è l’uscita!

Lola: Ok. Ora ci provo.

Lola: Eccola ormai la riesco a vedere bene ed è solo un lenzuolo bianco appoggiato su un pezzo di siepe.

Harry: Ah ok, cavolo…e ora che facciamo?

Lola: Non lo so, ma prova a pensare a un modo.

Harry: Secondo te non lo sto facendo?

Lola: Stai calmo! Guarda che non sei l’unico ad essere agitato eh!

Harry: Si lo so, hai ragione scusa.

Lola: Ok non fa nulla.

Harry: Grazie, ma ora torniamo a noi; riesci a vedere o anche solo a percepire qualcosa?

Lola: Si, veramente…

Harry: ?

Lola: Non so che mi succede, ma vedo tutto opaco, ho mal di stomaco e in lontananza vedo qualcosa di strano…non so cosa ci sia, ma mi preoccupa.

Harry: Beh non ho la più pallida idea di cosa possa essere, ma prova ad andare a controllare.

Harry: Lola, Lola, Lola perché non rispondi è da mezz’ora che aspetto una tua risposta, hai visto qualcosa? Hai trovato qualcosa? Lola rispondi per favore!

Lola: Eccomi scusa…sono svenuta e non capisco il perché, ora sto continuando a camminare, ma vedo sempre le stesse cose; è come se girassi intorno ad una casa per l’ennesima volta…

Harry: Ma che strano eppure ora vedo anche io qualcosa in lontananza…sembra un uomo…un uomo vecchio, alto e massiccio.

Lola: Non lo so, prova ad andargli incontro magari ti dice come arrivare al “traguardo”.

Harry: Ok. Ora provo ad andargli incontro.

Lola: Ok, ma fai attenzione.

Harry: Ci sono vicino, e sì, è proprio un uomo…

Lola: Prova a parlargli, magari ti dà delle indicazioni.

Harry: Ok, ora vado poi ti dico

Lola: Ok.

Harry: Eccomi. Ok sono spaventato come non mai, davvero!

Lola: Perché che ti ha detto?

Harry: Io gli ho detto ciao e lui mi ha risposto ciao come ti chiami? Io gli ho risposto che mi chiamo Harry e poi gli ho chiesto se sapeva dov’era l’uscita; lui mi ha risposto che non c’era un uscita.

Lola: E poi?

Harry: E poi… e poi se n’è andato. L

Lola: E ora? Ora che facciamo?

Harry: Non lo so, io provo lo stesso ad andare avanti.

Lola: Aspetta un attimo…vedo qualcosa…qualcosa di marroncino chiaro, sembra una corda e vicino ad essa sembra che ci sia lo stesso lenzuolo bianco che ho visto prima. Vado a vedere.

Harry: Ok. Ma mi raccomando stai attenta!

Lola: Si si ok ciao a dopo.

Lola: Harry, Harry appena vedi il messaggio rispondi per favore.

Harry: Eccomi, ma che succede? Ti vedo preoccupata.

Lola: Ho trovato una cosa…

Harry: Del tipo?

Lola: Mi trova davanti a una casa vecchia e malandata, ma non è quella di Mauro… non ci assomiglia neanche per un muro…allora visto che ero spaventata ho lasciato perdere e ho provato a proseguire. Più andavo avanti, più mi veniva un mal di stomaco tremendo. Allora mi sono fermata un attimo. Poi ho deciso di proseguire e…

Harry: Eh?

Lola: Ho trovato una corda…

Harry: In che senso una corda scusa?

Lola: Non so è una corda semplice, come quelle per le navi, e aveva un grosso nodo…tipo quelli che si fanno per impiccarsi!

Harry: …e…l’hai portata con te?

Lola: Si, così quando torno a casa la tengo per ricordo no?

Harry: Lola, ma sei scema?

Lola: No, perché?

Harry: Ascoltami…io so cos’è quella corda, perché era lì e chi l’ha usata.

Lola: E allora dai forza racconta…

Harry: Non so se posso.

Lola: Dai ti pregi, giuro che non la dirò a nessuno!

Harry: Neanche a Martina?

Lola: Neanche a Martina!

Harry: Ok, ho fiducia in te…in pratica io all’inizio non volevo venire in questa casa perché so tutta la storia, ma l’ho fatto solo per te. Comunque torniamo alla storia: qui viveva un vecchio signore di 70 anni che si chiamava Mario e lui tutte le mattine andava a comprare il pane dalla panettiera che c’era davanti a casa sua. Mario era innamorato pazzo di questa panettiera, Maria, che aveva anche i suoi stessi anni e aiutava la figlia, Gloria. Un giorno Gloria andò a trovare Mario e lui gli chiese di sua madre. Gloria arrivò da Mario tutta bagnata sul viso di lacrime e dolorante. Mario le chiese cosa era successo e lei gli rispose che lei e Maria avevano avuto un incidente in moto e Maria era morta. Mario allora impazzì, incominciò a tirare giù mobili, sedie e armati, allora Gloria se andò subito. Tornò poi la mattina successiva e non trovò più nessuno. Si spaventò e andò nella camera di Mario. Lui era un collezionista e in mezzo a tutte quelle scartoffie trovò una corda…la corda che hai trovato tu, e Mario disteso sul letto…morto. Gloria allora furia di dolore prese la corda e la buttò giù dalla finestra e fece lo stesso anche con il cadavere. Ecco perché l’hai trovata!

Lola: Wow…davvero non so che dire…è una storia inquietante, ma anche bella…perché lui in pratica si è suicidato per amore, giusto?

Harry: Si esatto, teoricamente sì!

Lola: Povero, ma tu come fai a sapere tutta la storia nei minimi dettagli?

Harry: Perché me l’hanno raccontata dei signori che conosco da tempo e che abitavano vicino alla casa di mio nonno, si esatto vicino, a tre metri proprio…a tre metri.

Lola: Non sembri avere le idee molto chiare!

Harry: Beh invece ce le ho chiarissime!

Lola: Ok. Io proseguo poi ti mando un messaggio appena ho trovato qualcosa ciao!

Harry: Ok, anche io ciau

Lola: Harry! L

Harry: Dimmi…hai trovato qualcosa?

Lola: Si! Ma prima ti devo fare una domanda.

Harry: Certo chiedimi tutto!

Lola: Ti chiami Farenait di cognome, vero?

Harry: Si, perché?

Lola: Ok, ciao

Harry: Aspetta Lola, ma che succede…sei fredda!

Lola è uscita dal gruppo

Harry: No, Lola…perché sei uscita L??

Harry ha aggiunto Lola nel gruppo: The Best

Lola: Perché mi hai aggiunto? Io mi ero tolta!

Harry: Perché ti sei tolta senza motivo!

Lola: O forse un motivo c’è!

Harry: E allora spiegamelo…

Lola: Lo vuoi proprio?

Harry: Cosa?

Lola: Che ti spieghi il motivo?

Harry: Si!

Lola: Ok, va bene! Ho trovato un fazzoletto, un orologio, delle sigarette e una coperta ricamata dentro un baule che per caso era nascosto sotto un cespuglio.

Harry: Wow…che figo…e quindi qual è il motivo per qui sei così arrabbiata?

Lola: Spiegamelo tu…visto che su questo baule c’è scritto chiaramente il nome di Harry Farenait con un pennarello nero!

Harry: …

Lola: E ora? Bravo non hai neanche niente da dire?

Harry: Si…e solo che non avresti dovuto vederla…

Lola: Perché scusa?

Harry: Beh ecco…perché era un segreto!

Lola: Tra chi?

Harry: Tra me e Mario…

Lola: In che senso scusa?

Harry: Apri il baule e prendi la lettera che c’è dentro…e leggila!

Lola: Ok.

Lola: L’ho letta…

Harry: E cosa ne pensi?

Lola: Beh in realtà non ho capito molto bene cosa c’era scritto perché era vecchia e certe parole non c’erano più…

Harry: Peccato perché sennò avresti capito!

Lola: Ma cosa c’era scritto in quella lettera di così importante?

Harry: Niente solo il riassunto della storia di Mario e della sua famiglia!

Lola: E tu la conosci questa famiglia?

Harry: Beh…in realtà sì!

Lola: E chi è? Come si chiama?

Harry: Ecco…

Lola: Ecco…lo so cosa vuoi dire! Era tuo nonno vero?

Harry: Come fai a saperlo?

Lola: Sto provando a rileggere la lettera e c’è scritto: Ciao famiglia Farenait, sono Gloria e vi scrivo questa lettera per ringraziarvi di tutto…Mario è morto per amore, perché diciamo che è morto con Maria…vi mando un bacio…e salutatemi il nipote di Mario, Harry, grazie ciao.

Ecco tutto ciò che c’è scritto…ma perché non mi hai detto niente di tutto ciò?

Harry: Non era quella la lettera che intendevo…comunque non volevo, e non potevo!

Lola: Ah sì, e non potevi neanche dirmi che quando stai con me, stai anche con Gloria?

Harry: No, io non sono mai stato con Gloria

Lola: Ah davvero? E questa lettera che ti ha inviato lei cosa vuol dire?

Harry: Quale lettera?

Lola: Ah non te la ricordi?

Harry: No!

Lola: Bene ora ti scrivo chiaramente quello che c’è scritto!

Harry: Ok dai…tanto ti inventerai tutto quindi!

Lola: Ti sembro una che si inventa le cose?

Harry: Beh…no…vabbè dai scusa scrivi cosa c’è scritto dai!

Lola: “Ciao cucciolino mio è da tanto che non ci sentiamo, mi manchi da morire, ho voglia di rivederti! Harry io ti amo tantissimo e vorrei averti vicino ogni secondo della mia vita! Baci la tua fidanzata, Gloria!”

E questo come me lo chiami non è neanche capace a scrivertelo per messaggio…ma bene!

Harry: Si, è capace a scrivere un messaggio e se sapessi la vera ragione per cui stiamo insieme forse non ti arrabbieresti così tanto!  

Lola: Ah sì? Allora dai dimmi il vero motivo!

Harry: Non possooooooooo

Lola: Allora vuol dire che ami quella stupida e non me

Harry: No, io amo solo te va bene???

Lola: No, non va bene, perché è ormai da 4 anni che stiamo insieme e quella lettera te l’ha scritta quando noi stavamo già insieme…ora o mi dici la verità o ti cancellerò per sempre dalla mia vita!

Harry: Ok, ok va bene non ti agitare…mi sono finto di mettere con Gloria per mio nonno…l’ho fatto solo per lui…per renderlo felice…

Lola: Si certo…e ora io mi metto con il figlio dell’ex di mia madre (visto che lo ama ancora) solo per renderla felice, no?

Harry: Ma tu non capisci…mio nonno per me era come un padre e visto che si è suicidato per amore e amava Maria è come se lui si fosse fidanzato con lei no?

Lola: No! È diverso…anzi no non è proprio diverso perché ora sei come tuo nonno! Contento adesso?

Harry: Come mio nonno? In che senso?

Lola: Solo…proprio come lui

Harry: Ma io non sono solo! Ci sei tu con me…

Lola: Non più!

Harry: Aspetta cosa? Mi stai…

Lola: Esatto…basta troppe bugie troppe…non c’è la faccio più! Ti lascio e non scrivermi neanche più tanto non ti rispondo! Ed ho scoperto tutta la storia del lenzuolo e del fatto che lei ha buttato tutto giù dalla finestra sai! Ah e eccola evvai io sono fuori dal labirinto ciao!

Harry: No, aspetta me la spieghi poi ti lascio stare giuro e non uscire dalla parte est, dove c’è la nebbia…è pericoloso! Lola! Lola ti prego rispondi!

Lola: È stata tutta colpa di Gloria! È lei che ha ucciso Mario…è andata lì di notte e l’ha ucciso…poi per coprire la bugia ha fatto finta che si impiccasse, così se prima di lei fosse andato qualcun altro non l’avrebbero mai scoperta…tanti, anzi tutti dicono che è stato Mario, ma in realtà, è stata Gloria a creare quel labirinto per poi poter buttare dentro l’uomo e prima di buttarlo dentro l’ha coperto con il lenzuolo e poi non so chi hai incontrato prima…

Harry: Ma come fai a sapere tutte queste cose?

Lola: Perché a te te l’ha raccontata Gloria…ma io ero lì quando era successo, davanti alla sua porta di casa che dovevo consegnare la posta a Mario e ho sentito Gloria che diceva tutto alla sorella o alla madre o non so più chi era e aveva anche detto che si metteva con te solo per non essere l’unica sfigata della scuola…ecco tutto…ciao!   

Lola è uscita dal gruppo

Alice Antonucci 3 B

  

 

     

 

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