Camminavo a passo svelto, ero tutta sudata, era la notte di
Halloween, non potevo credere a ciò che avevo visto nella casa della mia
vicina, una vecchia molto antipatica che aveva perso il marito nella notte di
Halloween, per questo motivo ogni anno per vendicarsi si divertiva a fare
scherzi ai bambini del tipo spaventarli con le bambole sporche di sangue o a
non darli le caramelle.
Io fui una di questi bambini.
Pensavo che fosse un incubo, che di li a poco mi sarei
svegliata ma non fu così.
La strada buia era illuminata dai lampioni, altri ragazzi
passavano il tempo facendo baldoria e a bussare nelle case facendo dolcetto o
scherzetto.
Finalmente arrivai a casa mia, avevo solo dieci anni, mi
misi a cercare le chiavi nella borsa mentre, le mani mi tremavano, ero
sconvolta.
Aprii la porta, le luci si accesero in automatico, in quel
momento l’impianto di luci che mio padre fece istallare mi era stato utile, mi
sedetti sulla poltrona ad aspettare e a ripensare a tutto quello che avevo
visto.
Sentii un rumore, stavo per svenire erano solo i miei
genitori che erano tornati dalla festa da una loro amica. Mia madre corse verso
di me, chiedendomi cosa avessi e come mai ero già a casa, io le dissi che avevo
mal di pancia perché avevo mangiato troppe caramelle, non volevo farla
spaventare. Dopo aver inventato una scusa, decisi di andare a dormire, lì avrei
potuto finalmente capire cosa era davvero successo.
Quella sera stessa non riuscivo a chiudere occhio allora
incuriosita di quello che teneva in casa la vecchia, decisi di infiltrarmi in
casa sua.
Aprii la mia porta di casa senza fare rumore, attraversai la
strada ed ecco arrivata davanti, mi feci coraggio ed entrai, feci attenzione
all’allarme che aveva installato.
Una volta dentro c’erano un sacco di stanze, entrai in una a
caso, incuriosita iniziai a guardarmi intorno, dentro era pieno di foto del
marito e bambole sporche di sangue con cui faceva spaventare.
Qualche secondo dopo qualcosa mi fece spaventare, non vidi
niente perché era tutto buio, so solo che era una sagoma, urlai, volevo
scappare, mi girai verso la porta e mi trovai la vecchia faccia a faccia, che
mi prese tenendomi in ostaggio per qualche ora, dicendomi che non dovevo
assolutamente entrare in casa sua se non per un motivo valido.
La vecchia si girò verso la cucina, vidi che sfilava un
coltello allora provai a slegarmi ma non feci in tempo così la vecchia mi accoltellò.
I miei genitori sentirono le urla e chismsrono al
polizia, la vecchia venne arrestata e io
mi salvai per miracolo.
Dopo qualche giorno sul giornale c’era un articolo che
parlava di quanto era successo.
Sono passati tre mesi e l’incubo della vecchia è solo un
ricordo.
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